AS ROMA NEWS JUVENTUS BREMER LUKAKU – Il duello a distanza tra Dusan Vlahovic e Romelu Lukaku è suggestivo, per gli intrecci di mercato passati e, chissà, forse futuri. Suggestivo e importante, perché è probabile che vinca la squadra di quello che segnerà più gol, ma non un vero duello, scrive Tuttosport.
Duello verissimo sarà invece quello tra Gleison Bremer e Big Rom, un match tra pesi massimi che avrà altrettanta incidenza sul risultato di Juve-Roma e in cui i due saranno invece separati da una trentina di centimetri al massimo. Tredici chili di differenza si fanno sentire anche sul campo da calcio oltre che sul ring e Bremer dovrà essere bravo a vincere il confronto senza poter sfruttare il dominio fisico che di solito impone agli avversari.
Compito tutt’altro che facile, tanto che il giovane Bremer fallì le prime due volte che, in maglia granata, si trovò davanti il belga. Il 23 novembre 2019 Big Rom segnò lo 0-3 di Torino-Inter proprio mentre il brasiliano cercava invano di chiuderlo, suggellando una prestazione da 7, con il difensore, impiegato da centrale di sinistra, bocciato da un 5. Meglio al secondo incrocio, il 22 novembre 2020 a San Siro, con un Bremer sufficiente ma comunque perdente sia nel risultato finale, 4-2 per i nerazzurri, sia nel confronto con un Lukaku da 8 e in gol due volte.
Il 14 marzo 2021 la svolta: Bremer è in crescita e lo conferma con una prestazione da 7 in Torino-Inter: al centro della difesa a tre non concede nulla al belga, che però segna su rigore e porta comunque a casa i tre punti (1-2). Il bis nell’ultimo confronto diretto in campionato, il 19 marzo scorso, il primo di Bremer in bianconero e il primo in cui esulta al 90′: a San Siro finisce 1-0 per la Juve. Juve-Roma sarà la “bella”.
“Bella”, ma anche occasione di rivincita per Bremer. Perché è vero, come abbiamo appena visto, che il brasiliano ha l’inerzia dalla sua nei confronti con Lukaku in campionato, ma è anche vero che dopo l’ultimo citato ci sono state le due sfide in semifinale di Coppa Italia. Nelle quali di Lukaku, sempre partito in panchina, si è parlato più espulsioni mancate, subite e per la squalifica tolta da Gravina perché la reazione era stata contro i cori razzisti. Ma nella prima a Torino proprio lui aveva sfruttato dal dischetto un ingenuo fallo di mano di Bremer per firmare l’1-1 e cominciare a mettere in discesa la strada nerazzurra verso la finale.
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