Bruno Peres 2.0: da dimenticato a insostituibile

NOTIZIE AS ROMA BRUNO PERES – I complimenti più belli glieli ha fatti via FaceTime suo figlio: «Bravo papà per i gol». Poche parole, certamente le più apprezzate da Bruno Peres. Il terzino della Roma, con la doppietta alla Spal, non solo ha dato ragione a Petrachi prima e Fonseca poi che lo hanno voluto rilanciare quando non giocava neppure nella B brasiliana, ma ha dimostrato a se stesso che la vita «da professionista che sto facendo ora» prima o poi paga.

Qualche disattenzione difensiva di troppo c’è ancora, e non è neppure rara, ma il nuovo modulo lo sta agevolando. Gioca a destra e a sinistra, è tornato al gol in Serie A oltre tre anni dopo l’ultima volta e da quando è ripartito il campionato ha saltato soltanto due partite, contro Milan e Napoli. Per adesso il posto da titolare sulla fascia destra è il suo e i tifosi lo hanno in simpatia, tanto da aver inondato di messaggi l’account Twitter della birra Ceres, che aveva fatto un’assonanza poco felice tra il cognome del giocatore e il proprio marchio.

Non era una cosa casuale, perché qualche tifoso, nel ricordare le notti brave del ragazzo in passato, lo aveva soprannominato «Bruno Ceres», appunto. Se l’offesa rimane nell’anonimato web però è un conto (per quanto al giocatore dispiacesse), se diventa qualcosa di più è un altro. La Roma ha preso le parti del ragazzo, inviando una diffida che potrebbe avere strascichi legali, il marchio danese si è scusato pubblicamente e l’argomento pare chiuso.

Bruno Peres può tornare a pensare soltanto al campo. Non sarà come Cafu o Maicon, non sarà come Aldair (da ieri responsabile per il Brasile della nuova agenzia di Totti), ma a suo modo si sta ritagliando uno spazio, tant’è che con tutta probabilità Zappacosta tornerà al Chelsea. Poi Peres, o resterà (ha il contratto in scadenza nel 2021), oppure questa sua nuova vita romanista lo aiuterà a trovare una nuova squadra di buon livello. Impensabile, qualche mese fa.

(Gazzetta dello Sport)