Stadio della Roma, nuovo bollettino: la bufera sembra un po’ meno forte. Sarà che c’è il primo vero fine settimana d’estate, sarà che sono arrivate parole più distensive, ma intanto dopo la «bomba» di venerdì le acque sono un po’ più calme. Solo apparentemente? Una prima risposta si avrà oggi, quando alle ore 15 andrà in onda l’intervento integrale dell’assessore in pectore all’Urbanistica, Berdini, a Radio Radicale e si capirà se davvero, come ha detto ieri, le sue parole sono state «travisate».

SABATO DI FUOCO – Il comunicato di Berdini arriva poco prima delle 19, al termine di un sabato incandescente in cui all’interno del Movimento 5 stelle in pochi hanno apprezzato l’uscita del futuro assessore. Non tanto nei contenuti, quanto nella forma e nei tempi. «Rispetterò le leggi, ma userò ogni mezzo consentito per impedire questo scempio», aveva detto Berdini e all’interno dello staff della Raggi più di qualcuno era saltato sulla sedia. Per questo, prima è arrivata una nota dello stesso Movimento, poi il chiarimento di Berdini. «Nessuno scempio – le dichiarazioni all’Ansa in mattinata –. Lo stadio della Roma può essere una grande opportunità di crescita per la città, a patto che rispetti i principi di legge di fronte ai quali il M5S non transige. Berdini si è espresso analizzando il piano della progettistica ed ha dato un parere da tecnico, il che va però affiancato alla considerazione del prestigio europeo e internazionale che un impianto sportivo per la Roma, ma anche per la Lazio, può conferire alla città. In ogni caso è prematuro esprimere una valutazione, avremo tutto il tempo per studiare il progetto».

CHIARIMENTO – In serata, come detto, la marcia indietro di Berdini: «Le mie parole sono state travisate. Scempio è pensare di poter edificare su Roma senza alcuna logica urbanistica, dopo che la capitale è stata martoriata dalla mala politica negli ultimi vent’anni. Non c’è nessun pregiudizio nei confronti dello stadio della Roma, ma sarà mio dovere, nel rispetto della città e dei romani, approfondire ogni singolo aspetto del progetto insieme al sindaco». Oggi si capirà se è così, anche se a Radio Radicale hanno poco apprezzato la fuga di notizie sulla registrazione della puntata.

REAZIONI – Le parole di Berdini e del Movimento, evidentemente, sono state gradite sia a Trigoria sia a Boston, anche se ufficialmente la Roma ha scelto di non replicare. Al momento non è stato ancora fissato un incontro con la Raggi, visto che ha altre priorità, ma la Roma è pronta a presentarsi in Campidoglio in pompa magna appena possibile. Intanto, mentre i tecnici del Comune hanno finito di analizzare il progetto e sono pronti a sottoporlo ai nuovi assessori intorno al 15 luglio (una settimana prima ci sarà l’ufficializzazione della Giunta), vanno registrati anche gli umori dei tifosi. Dei romanisti, perché per i cittadini che non hanno a cuore le sorti di Totti e compagni il progetto Tor di Valle è un argomento poco interessante. «Con tutto quello che c’è da fare – uno dei tanti commenti su Facebook o Twitter – lo stadio è all’ultimo posto». Diversa è la questione per chi tifa Roma: Berdini ha aperto a un’eventuale consultazione popolare («su un progetto del genere si può indire un referendum»), ma la sensazione è che la strada sia ancora molto lunga. Si discute, anche animatamente, ed ecco allora che interviene ancora l’ex assessore Caudo sulla sua pagina Facebook: «A chi fanno comodo queste bugie ripetute? I documenti ufficiali dicono cose diverse».

(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli)



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