James Pallotta

(Corriere della Sera – L. Valdiserri) Un fulmine a ciel sereno. La Uefa ha aperto un procedimento disciplinare contro la Roma per indagare su possibili cori razzisti lanciati dai tifosi contro i calciatori di colore del Chelsea (in particolare, scrivono in Inghilterra, verso l’ex giallorosso Antonio Ruediger), durante il match di mercoledì in Champions League. La questione sarà esaminata dalla Commissione Etica e di controllo dell’Uefa il prossimo 16 novembre, quindi dopo che Roma e Chelsea si saranno incontrate anche per la partita di ritorno, prevista all’Olimpico per il 31 ottobre. Viene contestata la violazione dell’art. 14 del regolamento disciplinare, che fa proprio riferimento a comportamenti razzisti. La Roma è stata colta di sorpresa. Ruediger ha salutato prima e dopo la partita gli ex compagni e ha risposto con un cenno della mano al saluto che i tifosi a Stamford Bridge gli avevano fatto nel riscaldamento. Il tedesco ha sempre combattuto il razzismo a viso aperto, come era successo anche dopo il derby vinto il 4 dicembre 2016, quando il laziale Lulic disse che si era montato la testa ma che a Stoccarda vendeva calzini e cinture. Al termine della partita di mercoledì Ruediger non ha fatto accenno a comportamenti razzisti dei suoi ex tifosi. Sembra che nel referto del delegato Uefa e in quello dell’arbitro Skomina non ci sia traccia di cori razzisti e questo sarebbe un punto a favore della Roma. La procedura sarebbe nata dalla lettura di alcuni tabloid inglesi.

Il presidente Pallotta, alla radio statunitense Sirius XM, ha commentato: «È frustrante: negli stadi basta che un paio di elementi facciano qualcosa di stupido perché questo si rifletta sul 99,9% delle persone che non la pensa così e non farebbe mai una cosa del genere. Sono episodi gravi e deplorevoli sempre e comunque, a prescindere da quello che può essersi verificato l’altro giorno: il mio è un discorso generale. È terribile che i club siano ritenuti responsabili per le azioni di pochi idioti in giro per il mondo». Una posizione che non nega il problema, ma che afferma l’importanza del comportamento virtuoso della maggioranza. Basterà per convincere l’Uefa? Le punizioni vanno dalla multa alla chiusura dello stadio. Se recidivo, un club può essere penalizzato anche in punti o escluso dalla competizione. Il c.t. argentino Sampaoli ha convocato Perotti per l’amichevole con la Russia (11 novembre). L’ultima presenza era del 1 giugno 2011. Schick si è allenato in gruppo, come Emerson e Defrel.



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