CALCIOMERCATO AS ROMA DYBALA – Dalle parole ai fatti. La telefonata di Mourinho a Dybala sabato scorso ha rotto gli argini di omertà che hanno contraddistinto a distanza il corteggiamento della Roma all’argentino. Come riferisce Il Messaggero da 48 ore è cambiato tutto, anche nella comunicazione: versante club e calciatore.
Se prima veniva etichettata la possibilità di una semplice trattativa come mera “invenzione”, ora l’entourage del giocatore demanda alla Roma ogni questione, non volendo più esporsi: “Chiedete a loro”. E la società, interpellata in privato, pur frenando sul felice esito, non nega più i contatti con Paulo ma sottolinea come il quadro della vicenda sia mutato radicalmente negli ultimi 2-3 giorni. Cosa è successo, quindi? Probabilmente la cosa più scontata.
Al 18 luglio (il 15, tre giorni fa) vedendo lo stallo nel quale è piombata la situazione del loro assistito, uno degli intermediari più influenti e vicini a Dybala, ha contattato nuovamente Pinto. L’avverbio non è casuale. I primi contatti infatti si erano interrotti prima di Roma-Venezia (14 maggio). Nei giorni precedenti alla gara, il club giallorosso si era informato sulle richieste del calciatore (all’epoca 8 milioni) e si era preso del tempo per formulare una controproposta.
Le parti si erano date appuntamento a dopo il match ma poi non se n’era fatto più nulla perché il gm, dopo un consulto con i Friedkin, aveva spiegato all’entourage del calciatore come quelle cifre (alle quali bisognava aggiungere le commissioni) fossero proibitive, considerando il piano di risanamento societario in atto. Sono così trascorsi due mesi nei quali la Roma ha assistito da spettatrice ai tira e molla con l’Inter.
Venerdì sera, la svolta. Pinto è stato di nuovo contattato da una delle persone più influenti in questa vicenda, molto legata a Paulo, che gli ha chiesto la disponibilità della società di arrivare almeno a 5,5 milioni, tra parte fissa e bonus. Il gm ha dato l’ok. Il giorno dopo, puntuale, è partita la telefonata di Mourinho a Dybala, nella quale il tecnico ha spinto sull’acceleratore per convincere l’argentino ad accettare. Perché il fulcro di questa vicenda è tutta nel verbo “convincere”.
Dopo aver solleticato l’idea di poter guadagnare 10 (8+2) milioni con la Juventus per poi rimanere con nulla in mano, Paulo – da svincolato di lusso – si era accontentato dei 7 (5,5+1,5 legati alle presenze) dell’Inter. Ora la Roma arriva ad offrirne 5,5 (4,5 +1). Un gioco al ribasso che ha scosso il ragazzo ma soprattutto Antun e Novel, rispettivamente agente e responsabile marketing della Joya, che vedono di giorno in giorno il valore del loro asset anziché aumentare, diminuire.
Quello che doveva fare la Roma lo ha fatto. Ieri Pinto, a colloquio con Antun e Novel, ha presentato la proposta giallorossa che comprende anche una forma di dilazione (stile Abraham) per quanto riguarda le commissioni, scese intorno ai 4 milioni. Ora non può far altro che attendere. L’avversario più temibile in questa corsa non sembra il Napoli (nonostante De Laurentiis offra di più, 6 milioni più benefits, ma in ballo c’è l’annosa questione dei diritti d’immagine) bensì l’Inter.
Perché Dybala – che rischia nell’attesa di perdere il Mondiale – ha ancora come priorità i nerazzurri che gli garantiscono più soldi e il palcoscenico della Champions. La Roma, però, può contare sull’intermediario che sta provando con tutte le sue forze a convincere l’argentino della bontà dell’offerta e sul magnetismo di Mourinho che si è speso in prima persona con il ragazzo, spiegandogli che le sue perplessità erano le stesse di Abraham un anno fa, reduce da una Champions vinta con il Chelsea.
Ora Tammy ha dimenticato le lusinghe dell’Arsenal, è un ragazzo felice, rilanciato e vincente. Lo stesso che potrebbe accadere a Paulo. Basta dire di sì alla proposta giallorossa – magari valutando l’inserimento di una clausola rescissoria – che non sarà lì in eterno. La Roma non vuole rimanere in stallo (e in balìa degli umori dell’argentino) per troppo tempo. Dentro o fuori: entro questa settimana si decide. Forse, anche prima.
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