A chi è capitato l’esordio di fuoco, leggi Juve, e a chi un inizio apparentemente favorevole, leggi Roma. In ogni caso è difficile fare calcoli prima di vedere effettivamente le condizioni dei club ai nastri di partenza. La Fiorentina, la prima a presentarsi allo Stadium, spera per esempio di non trovare i campioni d’Italia già in forma: «Speriamo – ha detto il dg viola Rogg – che la Juve non sia al 110%. Di certo noi dovremo esserlo». Spalletti, nonostante un calendario sulla carta buono per cominciare un’annata su cui peseranno molto i preliminare di Champions, non sembra affatto sollevato: «Chi dice che è un inizio corretto si è dimenticato che l’Udinese ha battuto la Juventus alla prima giornata dello scorso campionato. È comunque un principio che può prevedere poi uno sviluppo corretto e ci permette di fare poi una crescita che ci inoltri a giocare contro squadre di maggior blasone. Avere l’entusiasmo dei risultati diventa fondamentale in un ambiente emotivamente partecipativo come il nostro: ci può dare una spinta e mandarci aldilà dell’ostacolo».

L’attenzione dell’allenatore della Roma è rivolta ad un altro sorteggio: «La data più importante è quella del 5 agosto. Nella partenza della A ci dobbiamo incastrare anche il dentro fuori del preliminare, per cui per noi è un momento particolarmente difficile. Poi a dicembre c’è un terzetto complicatissimo di partite, ma ci arriveremo preparati, potremo programmare quel periodo lì. L’inizio no».

(Il Tempo – E. Menghi)



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