AS ROMA NEWS SALERNITANA PELLEGRINI – Lo scorso anno, più o meno di questi tempi, Mourinho fu chiarissimo: “Pellegrini sa fare tutto, ne vorrei contemporaneamente tre come lui“, disse alla vigilia della sfida di ritorno con i turchi del Trabzonspor, playoff di Conference League, scrive La Gazzetta dello Sport.
Era il 25 agosto, oggi Mou vede esaudirsi il suo desiderio. Di Pellegrini adesso ne ha davvero tre, quasi come se il capitano giallorosso fosse diventato di colpo tridimensionale. Già, perché Lorenzo in questo ultimo anno è cresciuto talmente tanto e in così tanti aspetti che oggi sa essere utile e fondamentale un po’ su tutti i campi.
Il primo aspetto in cui Pellegrini è cresciuto è la grande versatilità. Intendiamoci, Lorenzo è sempre stato un giocatore capace di giocare in più posizioni, quel che è cambiato è che adesso lo fa in modo decisivo un po’ ovunque. Da trequartista, centrale o centro-sinistra che sia, ha dimostrato di incidere come pochi altri, come dimostrano anche le 14 reti della scorsa stagione, suo record personale. Nelle amichevoli contro Tottenham e Shakhtar Donetsk, si è rivelato fondamentale anche in posizione di mediano davanti alla difesa, al fianco di Matic. In più, se poi Mou dovesse scegliere di giocare anche con un centrocampo a 5 (cosa peraltro che ha fatto un paio di volte lo scorso anno) Lorenzo sarebbe perfetto anche come mezzala di inserimento.
Ma il capitano è cresciuto anche nella gestione dei rapporti, dentro e fuori lo spogliatoio e nella quotidianità che il suo ruolo gli impone. C’è un’immagine su tutte che racchiude un po’ tutto questo ed è quella lunga chiacchierata (circa mezzora) che Pellegrini e Zaniolo hanno avuto in Portogallo, alla fine di una seduta di allenamento. E forse non è neanche un caso che proprio dopo quella conversazione Zaniolo abbia cambiato atteggiamento dentro il gruppo, beneficiandone in prima persona e tornando ad essere a tutti gli effetti un calciatore decisivo (e assai apprezzato anche da Mourinho).
E poi c’è il terzo aspetto di questo Pellegrini chic è il suo rinnovato rapporto con i tifosi giallorossi. Fino a un anno fa c’era qualcuno che storceva ancora la bocca relativamente al suo essere giocatore e capitano della Roma. Gli si contestava la poca personalità, qualche folle sosteneva anche che non avesse sufficiente qualità tecnica. Poi è successo che la Roma ha vinto anche la Conference League e Lorenzo, da capitano, ha conquistato i cuori anche degli scettici. Alzando il trofeo, certo, ma anche alzando i cuori romanisti con dolci parole di contorno.
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