CALCIOMERCATO AS ROMA DYBALA CAPELLO – Fabio Capello, ex allenatore della Roma, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero parlando del colpo di mercato dei giallorossi, ovvero Paulo Dybala. Queste le sue dichiarazioni:
Un giudizio secco sull’acquisto di Paulo Dybala da parte della Roma?
“Il miglior colpo del mercato. Complimenti al club”.
Dybala alla Roma sposta qualche equilibrio?
“Direi proprio di sì. Parliamo di un grandissimo giocatore, uno di quelli che fa la differenza. Alza il livello della Roma e cambia qualcosa nella nostra serie A. La Roma a questo punto è nel gruppo delle più quotate, ma qui mi fermo. Il mercato è aperto e possono accadere nuove cose. In ogni caso, Dybala alla Roma è importante anche sotto un’altra prospettiva”.
Quale?
“Negli ultimi anni i grandissimi hanno spesso lasciato la serie A per andare a giocare in Premier o in Germania. Dybala è rimasto da noi”.
Che cosa porta nella Roma un calciatore come l’argentino?
“Gol e assist. Tradotto, aumenta il potenziale offensivo. Con Zaniolo e Abraham va a comporre un trio formidabile. E non dimentichiamo Pellegrini: quattro giocatori come questi possono essere devastanti”.
Zaniolo ha qualche ragione in più per restare.
“Alt. Non m’infilo in discussioni di mercato, sui se e sui ma. Mi limito a dire che una Roma con Dybala, Pellegrini, Zaniolo e Abraham promette cose belle: gol e spettacolo”.
Nella trattativa, gli interventi di Mourinho sono stati determinanti.
“Quando un allenatore ha la credibilità e il curriculum di Mourinho, i giocatori riflettono bene sulle sue proposte. Se un tecnico di questo livello ti chiama in prima persona, diventa davvero difficile rispondere di no. Significa che per lui sei un calciatore importante”.
Anche Capello telefonava ai giocatori per convincerli?
“Mai fatto, anche perché ai miei tempi il calcio seguiva logiche diverse. I direttori sportivi facevano però presente quanto fosse per me importante il giocatore in questione. Gli parlavano del progetto tecnico e questo spesso risultava un argomento convincente”.
Proviamo a tracciare un parallelo: la Roma attuale con Pellegrini-Zaniolo-Dybala-Abraham e la Roma del terzo scudetto, con Totti-Batistuta-Montella-Delvecchio.
“L’accostamento è plausibile. Vedo molte affinità. Penso che Mourinho, come accadde al sottoscritto in quella stagione, cercherà di garantire l’equilibrio in una squadra dal potenziale offensivo enorme. Io utilizzai spesso Delvecchio, perché mi servivano la sua corsa e il suo spirito di sacrificio. Quella Roma, del resto, era votata all’attacco: avevamo Cafu e Candela esterni. Mi serviva qualcosa in copertura. Però che bella Roma, quella. Una squadra magnifica”.
I Friedkin in due anni hanno versato 370 milioni di euro dopo averla pagata 199, con l’aggiunta di 38,5 per il delisting dalla Borsa: zero annunci e molti fatti.
“Questo gruppo sta imponendo un suo stile in una città complessa come Roma. Ritengo che sia la strategia giusta. Ho sempre amato chi parla poco e preferisce agire”.
La scelta di puntare sulla grandezza di Mourinho è stata la mossa chiave.
“Hanno preso un manager di straordinaria bravura, di dimensione internazionale. Ho notato che Mou mi ha copiato poco tempo fa una scelta. Una volta dissi che non avrei parlato con le radio e televisioni locali, limitandomi alle conferenze stampa prescritte dai contratti. Sceso dall’aereo prima di iniziare la nuova stagione, José ha detto ci vediamo il 13 agosto. Io tenni il punto, poi una volta Maria Sensi, la moglie del presidente, mi chiese di rendermi disponibile per un’intervista e accettai”.
Lo ripetiamo, per essere chiari: Dybala alla Roma?
“Il miglior colpo del mercato”.
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