AS ROMA NEWS MILAN CARDINALE FRIEDKIN – Gerry Cardinale e Dan Friedkin rappresentano due facce della stessa medaglia: partendo da strade diverse, stanno cavalcando l’onda statunitense che si è abbattuta sul calcio europeo, scrive La Gazzetta dello Sport.
Solo negli ultimi quattro anni ci sono state 126 acquisizioni di quote di club europei da parte di investitori Usa, secondo Cies Sports Intelligence. Tra queste anche le operazioni che hanno riguardato le sfidanti di Europa League. Per la verità, erano americani pure i precedenti proprietari di Milan e Roma. Ma sono gli azionisti di oggi a interpretare compiutamente la mission di questi tempi: estrarre valore dall’industria calcistica del Vecchio Continente, che presenta margini di crescita nettamente superiori a quelli delle leghe professionistiche Usa. Le estrazioni dei due patron sono differenti, come le gestioni adottate nei club.
Cardinale, per oltre 20 anni in Goldman Sachs, nel 2014 ha creato il fondo di private equity RedBird sviluppandosi nello sport: un uomo della finanza. Friedkin ha fatto fortuna vendendo auto per poi allargarsi a turismo di lusso e intrattenimento: un imprenditore. Ecco perché è sbagliato metterne a confronto le ricchezze. Così come è fuorviante paragonare i 10 miliardi di dollari di patrimonio gestito da RedBird con gli 11 miliardi di ricavi del gruppo Friedkin. Entrambi, tuttavia, mantengono un’impronta tipicamente americana e, quindi, puntano alle intersezioni con lo spettacolo, la moda, i media, il turismo.
È stato meno caro comprare la Roma per la famiglia Friedkin. Nell’estate 2020 sono bastati 199 milioni per rilevare le azioni della cordata di Pallotta (più di recente, poi, sono serviti 37 milioni per arrivare al 100%). Considerato che l’enterprise value della Roma era di 591 milioni, la parte restante si riferiva all’indebitamento del club. Al 30 giugno 2020 i giallorossi perdevano 204 milioni, il turnaround deve arrivare: -185 milioni nel 2020-21, -219 nel 2021-22, -103 nel 2022-23.
D’altronde la Roma ha stipendi da big pur mancando dalla Champions da cinque anni. Friedkin è dovuto intervenire a più riprese per ripianare le perdite: in totale sono 622 i milioni iniettati nelle casse societarie. Prendendo in considerazione solo il periodo a partire dall’estate 2022, Friedkin ha versato 253 milioni nella Roma, contro i 40 versati da RedBird nel Milan. Se però guardiamo all’esposizione totale dei due investimenti, Cardinale è gravato da un carico maggiore. Tra apporto cash (600 milioni) e vendor loan (560 nel frattempo saliti a 610 con gli interessi) legati all’acquisizione e il successivo versamento di 40, l’ammontare teorico dell’investimento di RedBird è di 1250 milioni. Friedkin si ferma a 858. Ma è giusto che sia così: il Milan è un asset più pregiato della Roma.
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