E adesso i giocatori della Roma ci credono sul serio. Il mercato del club, che a inizio estate stentava a decollare e lasciava qualche punto interrogativo anche all’interno del gruppo, scosso per l’addio di un senatore come Pjanic, ora invece sta infondendo parecchia fiducia alla squadra. Lo ha dimostrato un video pubblicato dal club, in cui si vedono e si sentono calciatori e staff tecnico darsi la carica in cerchio in palestra («Per chi corriamo noi? Per chi combattiamo noi? Per chi moriamo noi?» con la risposta «Roma»), e lo hanno dimostrato anche le parole di Szczesny a Sky: «Per lo scudetto ci siamo noi e la Juventus».
CONVINZIONE – Il portiere polacco, alla seconda stagione in giallorosso, ormai si sente parte della Roma, anche se è in prestito e con ogni probabilità a fine stagione tornerà all’Arsenal. Per questo ammette che la squadra «è più forte» rispetto a prima, e vede soltanto la Juventus come rivale per il campionato: «Sono sicuro che sarà una lotta a due», dice, prima di parlare del suo amico Vermaelen, uno di quei giocatori accolti a braccia aperte dalla squadra. Per le qualità e per il carisma, come spiega bene Szczesny: «Lo conosco, so quanto può dare perché abbiamo giocato insieme all’Arsenal. Ha grande qualità, ma è soprattutto un leader per come comanda la difesa».
DUELLO – Un leader si sente anche lui, che tanto per mettere le cose in chiaro ha abbandonato il 25 e ha preso l’1. Spalletti però, almeno pubblicamente, non ha ancora sciolto la riserva su chi sarà il portiere titolare e allora Szczesny usa tutta la diplomazia possibile per parlare di Alisson: «Io sono grato alla società per avermi voluto qui. Quando sono arrivato mi faceva da chioccia De Sanctis, ora i ruoli si sono capovolti e farò io da chioccia ad Alisson, cercherò di aiutarlo, ma già adesso è un ottimo portiere». Parole sincere, ma non per questo Szczesny ha intenzione di accomodarsi in panchina.
(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli)
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