Patrik Schick

(Leggo – F. Balzani) Cinque mesi. Tanto è passato dall’ultima gara dal 1’ di Schick. Era il 28 maggio e mentre Totti faceva piangere Roma, il ceco con la Samp regalava due assist nel 2-4 contro il Napoli. Poi l’inizio del giallo: i dubbi sulla sua idoneità che hanno portato la Juve a far saltare una trattativa già chiusa, la mancata preparazione con la Samp e l’acquisto choc della Roma. Più di 40 milioni per dimenticare il mancato arrivo di Mahrez. Finora, però, i tifosi si sono goduti solo un quarto d’ora di Schick. L’attaccante ha rimediato a settembre un risentimento muscolare alla coscia sinistra. Il ritorno (frettoloso?) contro il Verona ha portato ad un aggravamento che lo tenuto ai box per oltre un mese. E ieri un altro stop. «Patrick sente dolore quando calcia, dovrà fare degli allenamenti personalizzati. Niente Chelsea, vedremo per Firenze», ha detto uno sconsolato Di Francesco. Appuntamento rimandato a metà novembre. Oggi alle 15, invece, la Roma Primavera proverà a riscattare l’1-7 con l’Atalanta nella sfida al Chelsea di Youth League (diretta Premium 2).



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