Gregoire Defrel

Fosse arrivato Mahrez, o chi per lui, magari domenica sarebbe partito dalla panchina. Vice Dzeko o vice attaccante esterno, più punta centrale che laterale, Defrel difficilmente immaginava di essere titolare già alla prima giornata, a Bergamo. E invece contro l’Atalanta toccherà a lui dal primo minuto e non solo per mancanza di alternative, ma anche perché su quella fascia Bruno Peres, che avrà di fronte il Papu Gomez, non potrà e dovrà essere lasciato solo.

Ecco perché Defrel, che conosce perfettamente Di Francesco e i suoi movimenti, avrà un doppio compito: raddoppiare per non lasciare a se stesso e ai suoi problemi difensivi il brasiliano, che già lo scorso anno soffrì e non poco le scorribande sulla fascia di Gomez, e magari puntare anche l’argentino, che ovviamente non ha nella difesa la sua caratteristica principale.

Nell’esordio più complicato, a cui la Roma arriva con tanta pressione addosso visto il mercato da completare e le due sconfitte in Spagna, Defrel dovrà essere bravo a mettere in pratica quello che gli ha insegnato Di Francesco e che si può riassumere in tre parole: pressare, ripartire, verticalizzare. Sono quelle che si sentono più spesso in allenamento a Trigoria, e che si sono sentite anche ieri, quando la Roma ha affrontato in amichevole al Bernardini la Primavera.

Nel pomeriggio è previsto l’ultimo vero lavoro prima dell’Atalanta domani rifinitura e partenza , che diventerà la seconda squadra più affrontata da Defrel in carriera. A quota 8 ci sono Empoli e Palermo, con la presenza di domenica arriverà a 7 contro i bergamaschi e magari, al ritorno, metterà in valigia qualche bel ricordo, visto che nelle 6 precedenti partite non ha mai vinto,raccogliendo 4 pareggi e 2 sconfitte, e gli unici due gol realizzati, ormai tre anni fa col Cesena,sono stati ininfluenti.

(Gazzetta dello Sport)



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