NOTIZIE AS ROMA DE ROSSI – La pazienza è finita. All’improvviso. Proprio come la carriera di De Rossi in giallorosso. Così i tifosi della Roma alzano la voce e mettono anche per iscritto la loro rabbia, sfogandosi già dalla notte di martedì, cioè dalla fine della giornata in cui la proprietà Usa ha ammainato la Bandiera e scaricato il loro Danielino. Sono quasi 150 i ragazzi che, subito dopo pranzo, si presentano sul piazzale Dino Viola.
Fumogeni e cori. Ce l’hanno, anche perché la conferenza stampa verità di martedì è stata inequivocabile, con Pallotta e Baldini. Alzano lo striscione, avanzando verso il cancello del centro sportivo Fulvio Bernardini. Il testo è esplicito: AS Azienda, oggi chiariamo questa faccenda! Si fermano e ne tirano fuori un altro: Noi l’A.S.Roma, voi azienda…funebre. Nell’ultimo c’è la loro richiesta: Fatelo firmà. Pretendono il rinnovo del capitano. In più vogliono parlare con la dirigenza. Vengono accontentati.
Ecco che, sotto la pioggia, si avvicinano al cancello Massara, Ranieri e De Rossi che cercano, comunque, di tranquillizzare i ragazzi. Il dialogo farà lievitare il malumore. Anche se nel mirino c’è il presidente e chi lo spalleggia da Londra, sotto accusa finisce Massara. A lui chiedono spiegazioni sul mancato rinnovo di Daniele. La risposta è automatica: decisione della società. Interviene Ranieri, in difesa del ds e, nel racconto dettagliato dei tifosi, i colpevoli diventano “Testa grigia a Londra” e “il fenomeno che sta Boston”. Rispettivamente, dunque, Baldini e Pallotta.
Daniele dice: “Anche se mi richiamassero adesso non accetterei”. Domanda d’obbligo sul ruolo di Totti. Silenzio totale. E significativo. Martedì le parole di De Rossi non hanno risvegliato solo la piazza fin qui anestetizzata dalla promesse della proprietà Usa. Hanno soprattutto spiazzato lo spogliatoio giallorosso. Dzeko è in partenza, Manolas pure. Ma ora anche El Shaarawy non sa più se accettare la proposta per il rinnovo. Kolarov potrebbe chiedere di andar via. E i giovani, da Pellegrini a Zaniolo si guardano attorno. Il gruppo si fida di Daniele. Non di altri, a prescindere se vivono qui o all’estero.
(Il Messaggero – U. Trani)
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