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Rassegna stampa

C’è solo la Roma

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA SHAKHTAR – Tenera è la notte di Kiev per la Roma. Lo si nota già prima della partita dagli abbracci che riceve Paulo Fonseca dagli uomini del club con cui ha vinto 7 titoli; lo certifica il risultato con cui i giallorossi, contro lo Shakhtar Donestsk, passano ai quarti di Europa League – unica squadra italiana rimasta in corsa nelle Coppe – grazie a un 1-2 santificato dalla doppietta di Mayoral, intervallata dall’inutile rete di Junior Moraes, scrive La Gazzetta dello Sport.

Un piccolo passo nella storia del club, che vi arriva per la prima volta da quando la manifestazione ha questo nome, mentre, riandando ai tempi della Coppa Uefa, era dalla stagione 1998-99 – Zeman sulla panchina – che un obiettivo del genere non veniva centrato. Gran merito va al centravanti spagnolo, sempre più capocannoniere stagionale dei giallorossi grazie ai suoi 13 gol e sempre più lontano dal ritratto di Bruno Anatroccolo da contrapporre a Dzeko, il Cigno di Sarajevo.

Gran demerito invece va allo Shakhtar, che non getta nemmeno le basi della rimonta regalando un primo tempo soporifero, sterilmente palleggiato dalla colonia brasiliana, che evidenzia come il 3-0 dell’Olimpico li abbia stritolati psicologicamente. Insomma, ciò che serve per far ottenere ai giallorossi ciò che volevano: il passaggio del turno e poco stress in vista del Napoli.

Fonseca cambia mezza squadra rispetto a quella vista a Parma (5 gli innesti tra i titolari) e la scelta produce benefici, anche perché i giallorossi interpretano una partita speculare a quella di campionato. La palla viene consegnata agli ucraini, che dimostrano di gestirla a ritmi di valzer, rendendo inutile il possesso palla, arrivato alla fine a oltre il 64%.

Il loro 4-3-3 offensivo, che diventa 4-1-4-1 in copertura non riesce mai ad allargare il gioco sulle fasce, dove si salva il solo Solomon. Assai poco per una squadra che parte con Marlos e Taison in panchina, e con un Junior Moraes che graffia solo quando la qualificazione è già in ghiaccio. Con queste premesse, non sorprende che la Roma sia più pericolosa anche al di là di quello che dice il risultato. Se la prima frazione racconta (a fatica) una vera occasione, quella è di Mayoral, che al 6’ non riesce a inquadrare la porta da buona posizione, mentre Lopez deve fare solo un comodo intervento su Alan Patrick e nulla più.

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La resa definitva dello Shakhtar arriva a inizio ripresa, quando un’accelerazione di Karsdorp produce un cross su cui capitan Kryvtsov non riesce a liberare, consentendo a Mayoral il primo acuto, di testa. La squadra di Castro sbanda e nel giro di sette minuti potrebbe subire una goleada se prima Pedro e poi Carles Perez non sciupassero due facili occasioni.

Si rifaranno al 27’, quando sarà proprio il tridente spagnolo a costruire, rifinire e concludere l’azione del raddoppio, che metterà ancora una volta sugli scudi Mayoral (7° gol in Europa League). In quel lasso si tempo, lo Shakhtar si era scosso e aveva raggiunto il pari grazie a un cross di Tete, rifinito di testa da Alan Patrick per Junior Moraes, ma il pari non aveva rivitalizzato i padroni di casa, così come la girandola di sostituzioni da ambo le parti.

Morale: la squadra di Fonseca capisce che non è neppure il caso di affondare nelle praterie a disposizione, mettendo complessivamente in vetrina la gestione del doppio play Villar-Diawara, così come l’intelligenza del subentrato Pellegrini, anche se Lopez deve intervenire due volte, su Konoplyanka e Marlos.

Perciò l’unico neo è il giallo a Karsdorp che gli costerà l’andata, e buon per i giallorossi che l’arbitro grazi Peres per un possibile rigore (trattenuta su Matviyenko): sarebbe stata sanzione e squalifica, facendo così perdere due terzini a Fonseca. Ma tenera è la notte di Kiev, lo abbiamo detto. Quanto basta per vendicare l’Inter – eliminata dallo Shakhtar in Champions – e infrangere quel tabu che ha visto finora la Roma sempre k.o. in trasferta contro la squadra ucraina. Sarà per questo che l’Europa, adesso, sembra essere diventato il giardino di casa.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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