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Rassegna stampa

Celik e Angelino, i “titolarissimi” della Roma perduta

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AS ROMA NEWS CELIK ANGELINO – A inizio stagione, quando Daniele De Rossi pensava a una Roma con il 4-3-3, sembrava a tutti logico che il mercato giallorosso partisse dai terzini. Celik veniva da stagioni deludenti, Angelino era visto come una buona riserva dietro al titolare forte di una squadra ambiziosa, scrive il Corriere della Sera.

Come è andata a finire, si sa. Considerando il campionato e l’Europa League, Angelino è il terzo giallorosso più utilizzato (1.438 minuti) e Celik è il quarto (1.356). Più di loro hanno giocato solo Svilar (1.530 minuti su 1.530) e Ndicka (1.440 minuti).

Le fasce laterali, così, sono spesso e volentieri terra di conquista per gli esterni avversari. Celik è uno dei romanisti con la media-voto più bassa e Angelino commette troppi errori in fase difensiva, come è successo anche contro il Napoli, in occasione dell’assist di Di Lorenzo per il gol di Lukaku.

Claudio Ranieri ha ereditato un problema di difficile soluzione, soprattutto se ha intenzione di giocare con la difesa a 4. Le alternative a Celik sono calciatori fuori ruolo (Mancini, Zalewski) oppure il saudita Abdulhamid. La riserva di Angelino è lo svedese Dahl, che però non è nemmeno in lista Europa League. Non è un caso che De Rossi fosse passato alla difesa a 3 e che, dopo il suo incomprensibile esonero, Juric sia stato scelto proprio perché le sue squadre avevano sempre giocato con quel modulo.

A gennaio sarà assolutamente necessario intervenire, almeno nel ruolo di terzino destro: è stato fatto il nome di Gabriele Zappa, 24 anni, esterno del Cagliari che Ranieri conosce benissimo, con contratto in scadenza a giugno 2025. Il tecnico di San Saba attende con ansia anche il rientro di Saelemaekers, un equilibratore perfetto per il 4-4-2 o il 4-4-1-1.

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Tra le curiosità ce n’è anche una argentina: il desaparecido Soulé ha comunque giocato 12 minuti più di Dybala (642 a 630). Un gol segnato dal primo e due dal secondo (ma è compreso un calcio di rigore). Il loro rendimento è una delle cause della pessima stagione giallorossa.

Dopo la sconfitta di Napoli – e in attesa della trasferta di Londra contro il Tottenham domani e dell’impegno di campionato contro l’Atalanta lunedì prossimo – il morale del gruppo è per forza di cose basso. Di sicuro non lo alzerà lo psicologo Tim Coates, che ha lasciato il club dopo un mese di prova. Verrà ricordato per lo sguardo sperduto immortalato da una telecamera, durante Roma-Bologna, l’ultima di Juric.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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