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Rassegna stampa

C’eravamo tanto amati: Zaniolo si ammutina e non va a La Spezia

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CALCIOMERCATO AS ROMA ZANIOLO – Lo strappo è definitivo. La Roma e Nicolò Zaniolo devono separarsi. E devono farlo il prima possibile, per il bene di tutti. Il 22 giallorosso si è chiamato fuori, non rendendosi disponibile per la trasferta di La Spezia, dove la Roma giocherà domani alle 18:00. Oggi si allenerà regolarmente a Trigoria, ma poi non partirà con la squadra, scrive La Repubblica.

Una decisione che ha lasciato perplessi Mourinho e Tiago Pinto, che, registrata la volontà di Zaniolo, non hanno fatto altro che escluderlo dai convocati. Il calciatore ha troppi pensieri per la testa ed è troppo alta la paura di farsi male e rovinare l’exit strategy ormai chiara. Zaniolo vuole essere ceduto entro fine gennaio. Costi quel che costi, anche passando per il secondo forfait consecutivo.

Ormai l’avventura in giallorosso è al capolinea e lo strappo con lo spogliatoio è solo l’ultimo degli alti e bassi umorali di un ragazzo tormentato. A Milano i malumori con Mourinho per l’utilizzo eccessivamente difensivo, poi i fischi con il Genoa e l’influenza intestinale sospetta di domenica scorsa. L’ennesima escalation culminata con lo strappo di ieri. «Io non gioco più» , il messaggio all’allenatore e ai suoi compagni è chiaro. Con quello che ne potrebbe conseguire dal 1 febbraio in poi – anche dal punto di vista disciplinare se la Roma non riuscisse a trovare un’offerta congrua per lui.

Sul tavolo di Tiago Pinto attualmente ci sono le offerte di Tottenham e West Ham, più simili ad una scommessa che a un assalto. Prestito con obbligo di riscatto, con condizioni molto difficili legate alle presenze di Zaniolo e alla posizione finale dei due club. Il giocatore preferisce gli Spurs e piace a Conte e Paratici che rimangono convinti del suo talento inespresso. Ma l’ultimo anno e mezzo non dà certezze, da qui la volontà di testare per sei mesi la loro fiches di mercato. Un gioco al ribasso già visto a quelle latitudini e favorito dai comportamenti e dalla volontà del calciatore, pronto a giocarsi le sue carte nella City.

Un quadro che alla Roma hanno ben chiaro, ma sul quale non intendono cedere. Almeno per ora. Zaniolo parte solo con un’offerta a titolo definitivo e quelle sul tavolo non hanno i contorni della certezza. A Trigoria vogliono scongiurare il rischio di ritrovarsi a giugno un calciatore demotivato e magari inutilizzato – basti vedere l’abbondanza del Tottenham nel suo ruolo. In più con un solo anno di contratto il valore del cartellino sarebbe dimezzato.

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Ma c’è il rovescio della medaglia. Rifiutando tutte le offerte e mantenendo il punto, la Roma rischia di ritrovarsi il 1 febbraio un calciatore scontento e “ammutinato”. Che vivrebbe i successivi quattro mesi da corpo estraneo. Con la società obbligata a punire i comportamenti degli ultimi giorni per non perdere credibilità e regole nello spogliatoio. Zaniolo ha fatto la sua mossa, ora sta alla Roma capire la via migliore per chiudere una storia ormai al tramonto.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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