Roma Femminile-Sparta Praga 4-1

AS ROMA NEWS FEMMINILE SPARTA PRAGA – Evidentemente alle giocatrici della Roma piace vincere, anzi stravincere, con il brivido. Già all’andata a Praga avevano ottenuto un successo in rimonta, ieri al Tre Fontane stessa cosa ma con una posta in palio altissima, scrive La Gazzetta dello Sport.

Perché, battendo 4-1 lo Sparta, la Roma, alla sua quinta stagione di vita, si è qualificata per la prima volta alla fase a gironi della Champions League. E c’è un’altra prima volta: raggiungendo la Juve, le giallorosse sono diventate la seconda squadra italiana nella massima competizione europea, mai accaduto prima.

Anche per questo, dimenticando tutte le rivalità del campionato, la società bianconera si è complimentata via Twitter. Via social sono arrivati anche gli applausi del Gruppo Friedkin, dell’ex presidentessa Rosella Sensi e, poco dopo, il pensiero della numero uno della Divisione Femminile, Ludovica Mantovani: “La dedizione e la passione con cui queste due squadre lavorano quotidianamente e i risultati ottenuti sul campo rappresentano un punto di riferimento per tutto il movimento”. Movimento che, dopo la delusione europea, proprio con questa storica, doppia, qualificazione in Champions rialza la testa: un biglietto da visita importante, così come i mille spettatori al Tre Fontane nonostante l’orario, la diretta e pure le previsioni meteo.

Adesso, in attesa del sorteggio di lunedì a Nyon, la Roma si gode la festa ma dovrà sciogliere il nodo più grande: dove giocare? Nell’impianto dell’Eur non c’è illuminazione sufficiente per la sera o il tardo pomeriggio, Frosinone e Latina sono ipotesi sul tavolo, l’Olimpico al momento no. Ma un giorno, si spera non troppo lontano, le ragazze di Spugna ci arriveranno. Lo meritano, visto come in quattro anni sono riuscite a vincere e convincere: lo hanno fatto anche ieri nonostante l’avvio col brivido dopo il vantaggio ceco di Bertholdova.

La Roma, però, con i gol di Wenninger, arrivata in estate da leggenda del Bayern (solo Müller ha più presenze di lei), Andressa, Minami e Haavi (una furia, nettamente la migliore in campo) ha ribaltato il risultato che, considerando anche il rigore fallito da Lazaro, poteva essere persino più rotondo. Ma, alla fine, quello che contava più di tutto è arrivato: essere tra le migliori sedici d’Europa. Un risultato importantissimo sportivo e economico, visto che la Uefa elargisce premi corposi per le partecipanti, che vanno da un minimo di 400mila euro per chi, come la Roma, si è qualificata alla fase a gironi, più un contributo di solidarietà da reinvestire nello sviluppo del calcio femminile. Motivo in più per essere felici.



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