ULTIME NOTIZIE AS ROMA SAMPDORIA – Un ultimo sforzo prima del (meritato) riposo. È quello che José Mourinho chiederà oggi pomeriggio ai suoi calciatori, soprattutto i fedelissimi – la formazione sarà la stessa che ha vinto a Bergamo – che proveranno a battere la Sampdoria, scrive il Corriere della Sera.
Un ultimo sforzo che servirà a non vanificare l’impresa di sabato contro l’Atalanta e per mettere in cascina benzina e punti prima della ripresa, quando in tre giorni i giallorossi saranno attesi dal doppio confronto contro il Milan (6 gennaio) e la Juventus (9) che dirà tanto sulle reali ambizioni della formazione di Josè Mourinho. Per il doppio confronto con le big, probabilmente, il portoghese non avrà ancora a disposizione i rinforzi chiesti a Pinto sul mercato, ma almeno potrà recuperare due pedine importanti come Stephan El Shaarawy («Tredici anni fa il mio esordio», ha scritto ieri sui social) e Lorenzo Pellegrini.
La Sampdoria non è un’avversaria come tutte le altre per lo Special One: contro la formazione blucerchiata, infatti, Mourinho ha esordito in serie A sulla panchina dell’Inter, ma non solo. Contro la Sampdoria ha rimediato anche delle cocenti delusioni (come l’eliminazione nella semifinale di Coppa Italia al termine della quale lo Special One si lasciò andare ad uno sfogo simile a quello avuto dopo la disfatta col Bodo Glimt) e ha la peggiore media punti in Italia con 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte.
Dopo uno 0-0 contro i doriani (20 febbraio 2010, arbitro Tagliavento), in cui l’Inter ha finito in nove uomini, Mourinho fece il gesto, rimasto nella storia, delle manette. La formazione genovese però gli ha regalato anche una grande gioia, proprio ai danni della Roma: tutti i tifosi ricordano il 25 aprile del 2010, quando proprio la Sampdoria sconfisse i giallorossi di Claudio Ranieri, lanciatissimi verso lo scudetto, aprendo di fatto ai nerazzurri la strada verso il triplete. All’Olimpico segnò una doppietta Pazzini, ora commentatore televisivo e recentemente «ringraziato» dal portoghese: un atteggaimento che non è piaciuto molto ai romanisti, che hanno la ferita ancora aperta.
Mourinho ha tre anni di tempo per entrare nella storia romanista come ha fatto in quella dell’Inter. Nella prima stagione sta gettando le basi, provando a costruire una mentalità vincente che passa anche per gare come quella di oggi (ore 18.30, arbitra Giacomelli) contro la Sampdoria.
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