ULTIME NOTIZIE AS ROMA JUVENTUS – Occhi sgranati, anche quelli di Totti, davanti allo schianto. Il pubblico, freddato più dal comportamento dei giocatori in campo che dal gelo di gennaio, nemmeno ha la forza di bocciare la prestazione. Qualche fischio, sì. Ma è più rumoroso il silenzio dell’Olimpico, scrive Il Messaggero.
La Roma che fa di nuovo scena muta, ancora ko in campionato. Già 9 sconfitte in appena 21 partite, flop autentico e preoccupante. Le immagini mettono angoscia. I giocatori giallorossi che, accennato il saluto alla Sud, camminano a testa bassa verso le scalette degli spogliatoi. Umiliati e ridimensionati. Senza personalità. Con loro, Mourinho. Vanno via da perdenti. Da dilettanti. Sono fuori dal torneo all’inizio del nuovo anno. Altro che sogno Champions. Non si sa nemmeno se, la prossima stagione, sarà possibile tornare in Conference League, la competizione di consolazione. Vita, comunque, da provinciale e non da big.
Lo Special One partecipa in prima persona al corto circuito. La Juventus vince 4-3, ma nemmeno Allegri, squalificato e agitato in tribuna, sa spiegarsi come ha fatto. In 7 minuti, subito dopo la metà della ripresa, ha ribaltato lo svantaggio di due reti. La Roma sul 3-1 è andata in tilt. Improvvisamente è uscita di scena. Come al solito gaffe dei singoli. È appena successo, giovedì a San Siro.
Anche Mourinho, però, entra nel disastro. La squadra non sa gestire e lui non l’accompagna con le sostituzioni mirate. Come fa, invece, Landucci. Morata vorrebbe andare al Barça. A Torino si sente incompreso. Ma entra in corsa e cambia la storia della sfida. Con lui Arthur, sul mercato da tempo. Basta niente, insomma, per far sbandare la difesa giallorossa. Recidiva e sempre in apnea. A Ibanez viene il mal di testa davanti a Morata, Cristante è fuori posizione e scarica la responsabilità sull’ultimo arrivato Maitland-Niles. Locatelli segna di testa in solitudine.
Non c’è più Felix ma Shomurodov. Adesso Cuadrado si sente al sicuro e può attaccare. Ancora Morata, salvataggio di Smalling. Il sonno nella circostanza se lo fa Veretout, spettatore non pagante: gol di Kulusevski (ok dopo il check per sospetto fuorigioco di Cuadrado), in campo già nel primo tempo per il grave infortunio di Chiesa (sospetta rottura del crociato). Rui Patricio assiste alla resa. I bianconeri faranno solo 5 tiri, ricavandone 4 gol. Il sorpasso definitivo lo firma De Sciglio, pupillo di Max. L’errore grave, pensate un po’, è di Smalling, fino a quel momento padrone del fortino di Mou. Se sbaglia anche lui, è proprio finita.
E invece ancora no, c’è altro. Massa, su chiamata del Var, concede il rigore per il braccio largo di de Ligt, già graziato nel primo tempo dall’arbitro, su girata di Abraham. Espulso l’olandese, mancano otto minuti più recupero. Teoricamente si può assistere a un nuovo ribaltone. È uscito Veretout, lo specialista che si fece parare il rigore del pari da Szczesny all’andata. Lo imita capitan Pellegrini. Altra parata dell’ex.
La Juve in 10 prende 3 gol, mai successo in questo campionato, e anche 3 punti che la tengono in corsa per la zona Champions. La Roma, invece, sparisce dal torneo. Mourinho mette in piazza il suo attacco, dopo Shomurodov anche Perez e Mayoral. E, sul più bello, ha invece tolto Felix, il ragazzino chiamato a sostituire Zaniolo. La scelta riporta in partita i bianconeri che chiudono con Chiellini, fascia in testa dopo lo scontro con Pellegrini, al posto di Dybala.
Incredibile che sia finita così. Perché con il 4-2-3-1, dopo due mesi con la difesa a 3, i giallorossi avevano dato l’impressione di essere più spigliati, dinamici e aggressivi. Abraham, spizzata di testa su corner di Veretout, ha firmato il suo quattordicesimo gol stagionale, ottavo in campionato. Gara, pensate un po’, a senso unico fino al pari di Dybala, con Ibanez in ritardo nella chiusura e con Maitland-Niles che permette a Chiesa il facile appoggio per il compagno. Anche ad inizio ripresa, tutto vero(!!!), solo la Roma. Gol di Mkhitaryan su invito di Pellegrini, tiro sporcato da De Sciglio. E cinque minuti più tardi la pennellata di Pellegrini su punizione per il tris. Superfluo contro il poker.
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