Amato Ciciretti

Un grande amore per la Roma e per Francesco Totti e una passione per i tatuaggi. Amato Ciciretti in sole 3 stagioni è già entrato nella storia del Benevento con il suo sinistro micidiale: i primi gol del club campano in B e in A portano la sua firma. C’è chi lo ha paragonato a Leo Messi: «È un po’ troppo, una follia». Chi lo conosce parla di lui come un ragazzo umile, generoso, che ama scherzare. Il padre Giancarlo lo avrebbe visto bene nella sua impresa edile, invece è stato il primo a emozionarsi al gran gol del figlio. Che a Benevento, vista la sua chioma biondissima, chiamano Dragon Ball.

Per arrivare in A questo ragazzo ne ha fatta di gavetta: cresciuto nella Lazio, ma nel 2004 Bruno Conti lo porta a Trigoria. Alla Roma Ciciretti impara subito a vincere e fa il pieno di scudetti: nel 2009/10 quello degli Allievi Nazionali di Andrea Stramaccioni, l’anno dopo con la Primavera di Alberto De Rossi. In quella squadra ci sono Florenzi (uno dei suoi più grandi amici), Antei e Politano (Sassuolo), Viviani (Spal), Caprari e Verre (Sampdoria). La Roma è ancora nel suo cuore: «Mi hanno scritto in tanti, ho apprezzato davvero molto i messaggi di Daniele De Rossi e di Stramaccioni. Non dico cosa mi hanno scritto, preferisco tenerli per me, ma sono davvero contento».

Se il presente si chiama Benevento, il futuro potrebbe essere un ritorno a Roma. In campo, però, non ci sarà Totti: «Il mio più grande rammarico è quello di essere arrivato in serie A proprio quando lui ha smesso. Francesco è il mio idolo fin da piccolo, avrei davvero voluto affrontarlo almeno da avversario. Ora è un dirigente e magari un domani mi chiama e mi porta a Roma».

(Corriere della Sera)



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