Gabriele Cioffi

ULTIME NOTIZIE AS ROMA UDINESE CIOFFIGabriele Cioffi, tecnico dell’Udinese e suo fratello Matteo, psicologo a Coverciano, hanno un legame speciale, quasi simbiotico. Sono cresciuti assieme a Firenze in piazza Beccaria e sono andati avanti accomunati da una sfrenata passione per il calcio. «Lui era meglio di me», racconta oggi Gabriele. Che però è arrivato, da difensore tosto, in serie A col Torino e da allenatore ambizioso a una panchina del massimo campionato, scrive La Gazzetta dello Sport.

«Oggi mio fratello Matteo verrà a Udine a vedere la partita quasi solo per vedermi stringere la mano a Josè Mourinho». Il tecnico fiorentino scherza, ma l’allenatore portoghese gli piace da sempre. «È uno che ho studiato. Un personaggio affascinante, tra i più vincenti al mondo. Per noi, quindi sarà uno stimolo in più per fare una grande partita»”.

L’Udinese è in fiducia. Carica a mille per la sfida con i giallorossi. La vittoria, fondamentale, della settimana scorsa in casa contro la Sampdoria, ha ridato coraggio e autostima. E ha dato seguito al pareggio conquistato nella partita precedente, tra le polemiche, a San Siro contro il Milan.

Un risultato positivo contro la Roma che, a sua volta, è ricaricata e tonica anche dopo il blitz olandese in Conference League, metterebbe i bianconeri quasi definitivamente al riparo nel discorso salvezza che ancora li coinvolge. «Ci aspettiamo una grande squadra, con gioco, principi, idee ne vanno oltre i moduli. Non concedono gol da tre partite. Sono migliorati tanto nella fase di possesso, il loro livello è altissimo». Cioffi si mette sulla difensiva, ma conosce il potenziale dei suoi.

Il cardine del gioco bianconero è il brasiliano Walace, l’equilibratore in mezzo che recupera una valanga di palloni. Oggi è squalificato perché ha raggiunto i cinque cartellini. E il nome del sostituto non è stato svelato nemmeno quando Cioffi, ha parlato, come a ogni vigilia a Udinese Tv. «Sono stati nominati Arslan e Jajalo. Decideremo chi dei due avrà le caratteristiche adatte per contrastare la Roma. Walace è un giocatore importantissimo, ma sarà rilevato da uno altrettanto importante».

Nessun problema, invece, davanti dove le scelte sono obbligate: Deulofeu, col vento in poppa e l’autostima risollevata dagli otto gol in campionato, punta alla doppia cifra come fece al Watford in Premier League, Beto, all’esame della colonia portoghese giallorossa, deve ritrovare la rete che gli manca dal 9 gennaio quando segnò l’unico gol del 2022 nella disfatta (2-6) con l’Atalanta in pieno covid. È lui (otto reti, sette nel girone d’andata) che oggi vuole fare una gran bella figura. Con la speranza che a fine partita Josè Mourinho segni il suo nome sul suo taccuino.



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