Spalletti dice che alla fine va bene anche così, ma la Roma arriva a Vienna avendo contemporaneamente fuori causa sette giocatori su dieci di un intero reparto. E questo è un altro di quei record da guinness dei primati. Al Prater di Vienna il tecnico giallorosso sarà costretto a giocare con quelli che gli restano e molto probabilmente uno in più, Daniele De Rossi. Rientrato prima del previsto c’è Antonio Rüdiger che dice: «Io sono pronto a giocare ancora e spero anche di farlo. Ovvio che le scelte poi le fa sempre il mister, ma se dovesse toccare di nuovo a me non ci sarebbero problemi».
Nonostante quell’infortunio che l’ha tenuto fuori a lungo, oltre 4 mesi, il difensore aggiunge: «Non è stato facile stare fuori, ma ora sono felice di essere ancora un giocatore e di star davvero bene. Il mercato? Se ne sentono tante e sono anche voci che fanno piacere, ma io sono felice di essere qui alla Roma. E di restarci».
Problemi anche per Fazio che proverà oggi ma è difficile che possa essere della partita visto il problema al polpaccio destro che si porta dietro dalla sfida di Empoli. La sua assenza si andrebbe eventualmente ad aggiungere a quelle dei vari Mario Rui, Emerson, Manolas, Florenzi, Vermaelen e Seck. «Avevamo allestito la rosa del reparto difensivo in modo tale di sopperire a qualsiasi tipo di problema – dice Spalletti – Ho fiducia nei miei calciatori, può entrare a far parte della difesa anche De Rossi, con la sua qualità può farlo. È una caratteristica che può dargli anche un’apertura importante per il futuro. Lui il centrale lo sa fare, non c’è problema. Conta chi gioca, non chi non c’è. Abbiamo solo bisogno di far gol».
Ed allora toccherà proprio a De Rossi arretrare, molto probabilmente nella difesa a tre, soluzione più probabile rispetto a quella a 4. È ovvio, poi, che se dovesse servire quella difesa a tre potrebbe diventare anche a 4, con lo scivolamento di Bruno Peres a destra, come terzino, e Juan Jesus pronto a scalare a sinistra.
(Gazzetta dello Sport)
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