ULTIME NOTIZIE AS ROMA GUINEA MAROCCO DIAWARA – Spari per strada, soldati in assetto da guerra, e molta paura. Insomma, tutto fuorché calcio. E inevitabilmente la partita tra Guinea e Marocco, valida per le qualificazioni al Mondiale in Qatar nel 2022, inizialmente in programma per oggi alle 18, è stata rinviata, in seguito al colpo di stato in corso a Konakri, scrive La Gazzetta dello Sport.
Evento che hanno seminato panico nella capitale e nel resto del Paese di origine del giallorosso Diawara, ma anche nell’hotel della nazionale dei viola Amrabat e Maleh, e del neo parigino, ex nerazzurro Hakimi. La selezione marocchina è tornata in patria in serata.
Tutto è cominciato quando un gruppo delle forze speciali, guidate da colonnello Mamady Doumbouya ha preso d’assalto nel mattino di ieri il palazzo presidenziale, residenza del capo di Stato Alpha Condé, 83 anni, rieletto tra ricorsi e proteste lo scorso anno per un terzo mandato.
Sui social rapidamente sono emersi video di intense sparatorie, anche nei dintorni dell’hotel del ritiro del Marocco, a meno di tre chilometri dal palazzo di Condé. A descrivere il clima di tensione è stato lo stesso c.t. Halihodzic al sito dell’Equipe: «Gli spari li abbiamo sentiti fin dal mattino, le strade si sono svuotate e abbiamo visto molti soldati. I giocatori sono preoccupati, per me invece è un po’ tutto relativo».
L’allenatore, ex stella del Psg, bosniaco ma naturalizzato francese, in effetti ha vissuto gli anni della guerra dei Balcani, dove ha rischiato la vita nel tentativo di difendere non solo la sua casa, ma pure bar, pasticceria e un negozio di vestiti che gestiva a Mostar, nel 1991. Rimase comunque nella sua città per un paio d’anni, organizzando l’evacuazione di molti civili. Alla fine tutte le sue proprietà furono distrutte durante i feroci combattimenti.
Ieri, così, Halilhodzic ha vissuto con più freddezza la situazione di crisi a Konakry, dove il gruppo di ribelli in un video ha annunciato non solo di aver catturato Condé, ma pure di aver abolito costituzione, istituzioni, e di aver chiuso le frontiere terrestre e anche aeree. Da qui la difficoltà di organizzare il rientro dei marocchini che però hanno potuto lasciare l’hotel in serata per raggiungere l’aeroporto distante meno di un’ora, e salire sull’aero messo a disposizione già nel pomeriggio.
La Fifa ha annullato la gara prevista per le 18 di oggi tra il Marocco e la nazionale del centrocampista Diawara che spera di poter lasciare quanto prima il Paese. La partita sarà disputata a una data da destinarsi. L’Onu, tramite il suo segretario generale Antonio Guterres, ha denunciato il golpe, reclamando la liberazione di Condé.
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