L’ultima mano di una partita a poker infinita, con la Roma pronta a portarsi via tutto il piatto. Patrik Schick non è mai stato così vicino a vestire giallorosso e potrebbe diventarlo tra stasera e domani. Ma in questa storia piena di colpi di scena, prima delle firme sui contratti serve cautela. La situazione si è di nuovo ribaltata nella notte tra venerdì e sabato. Il nuovo affondo della Juve, meta preferita dal ragazzo, si è infranto sul muro della Samp, che ha un accordo con la Roma per cedere l’attaccante a 38 milioni complessivi, mentre i bianconeri hanno riproposto i 30.5 di giugno. A quel punto, con la prospettiva di dover restare un altro anno a Genova, Schick ha sciolto la riserva accettando l’invito di Totti a raggiungerlo a Trigoria. Una telefonata degli agenti a Monchi ha spazzato via il pessimismo di venerdì, trasformandolo in un’accelerata, forse decisiva. «Tante squadre lo vogliono – ha detto il diesse spagnolo prima di Roma-Inter – noi siamo una di queste. Abbiamo fatto un’offerta importante, stiamo aspettando sia il giocatore che la Sampdoria definiscano: è una decisione che devono prendere insieme».
Oggi dovrebbe chiudersi il cerchio, col viaggio di Monchi e del dg Baldissoni a Firenze, dove stasera la Samp è di scena contro i viola. Ferrero aspetta lì la delegazione giallorossa per firmare i contratti, mentre Schick è rimasto a Genova, tenuto fuori dai convocati per la partita da Giampaolo. Cosa manca? Ferrero ha chiesto al club di Pallotta di mostrare subito le garanzie bancarie, otterrà subito 5 milioni di euro per il prestito, con riscatto obbligatorio al verificarsi di determinate condizioni e una prima rata pesante di pagamento già nel prossimo anno. Il tutto ovviamente legato alle visite mediche da cui nessuno, però, si aspetta sorprese. Juve e Inter si sono ritirare dalla corsa, mentre l’ultimo ostacolo (salvo inserimenti del Psg) sembra il Napoli che ha offerto alla Samp Zapata più un cospicuo pagamento cash. La Roma è stata informata e per questo non si sente del tutto al sicuro. Ma da ieri ha due avversari in meno. «Avevamo proposto un prestito di 8 milioni e mezzo – ha spiegato l’ad juventino Marotta – trasformabile a gennaio in definitivo per un totale di 30,5 milioni di euro all’arrivo dell’idoneità definitiva. Loro non hanno accettato e la trattativa si è chiusa». Anche l’Inter si sfila: «Schick ci è sempre piaciuto tantissimo – ammette Ausilio – ma quando sono i numeri dell’operazione diventano diversi dobbiamo avere l’onestà di dire “avanti un altro». La Roma, invece, è ancora lì pronta a sbaragliare la concorrenza. Ripensamenti di Schick permettendo.
(Il Tempo – A. Austini)
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA