NOTIZIE AS ROMA SAMPDORIA – Va bene El Shaarawy, va bene Kluivert, ma se poi la sfida di ieri si è messa bene e la Roma l’ha potuta giocare un po’ come preferiva il merito è soprattutto loro, di Bryan Cristante e Juan Jesus. Perché sono loro due ad aver costruito e finalizzato il vantaggio iniziale.

Un gol giustamente da festeggiare per il brasiliano, anche di più se si considera che Jesus non segnava una rete da 2.002 giorni, da quel 19 maggio 2013 in cui il brasiliano – all’epoca all’Inter – nell’ultima di campionato segnò il temporaneo 1-2 contro l’Udinese, che alla fine vinse 5-2 guadagnandosi l’Europa League (per i nerazzurri all’epoca allenati da Stramaccioni, ex Roma, un desolante 9° posto finale). E pazienza se poi Cristante su quel gol ci ha scherzato su a fine partita. Amichevolmente: “Due cose gliele ho detto… Scherzi a parte, Juan ha fatto benissimo ad andare sul secondo palo, non si mai se la palla entra o esce, dove va a finire. Ha fatto bene a buttarla dentro”.

Anche se poi in presa diretta un pochino spaesato Cristante lo è parso, con i compagni che andavano dal brasiliano e lui quasi a chiedersi perché. L’ufficialità che Jesus avesse toccato il pallone gliel’ha certificata poco dopo l’altoparlante dello stadio. Ma la mancata rete non ha tolto fiducia e verve a Bryan, che accanto a Nzonzi stavolta ha giocato una buona gara.

“Partita dopo partita stiamo trovando i meccanismi giusti, ora dobbiamo continuare su questa strada – dice alla fine il centrocampista giallorosso – Ci serve di trovare la continuità, quando si cambia tanto non è mai facile iniziare benissimo. Ma siamo forti ed era importante vincere questa gara prima della sosta, anche per dare continuità al successo di Mosca, in Champions League”.

(Gazzetta dello Sport)



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