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Rassegna stampa

Con Mayoral e Abraham nasce la Roma dei cannonieri

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA ABRAHAM MAYORAL – Il casting per l’attacco, in fondo, gode di tutte le attenzioni che occorrono per i matrimoni. Dall’alto dell’investimento niente affatto banale (40 milioni e bonus) il punto fermo del reparto avanzato della Roma è sempre stato inappellabile: Tammy Abraham, scrive La Gazzetta dello Sport.

Punta unica, naturalmente, secondo il catechismo di José Mourinho in versione 4-2-3-1. Poi c’è stata la tentazione Eldor Shomurodov, altro nuovo acquisto (e da 18 milioni). Risultati rivedibili in diverse occasioni, tanto che – una volta virato sul quel 3-5-2 utile per proteggere meglio la difesa e dare più spazi al centravanti inglese – il partner ideale è parso Nicolò Zaniolo.

Tutto risolto? Non proprio, perché gli acciacchi del giovane attaccante a volte non lo fanno essere disponibile, o magari non nelle condizioni migliori. Ma poiché il caso si annida anche nei dettagli, è stata proprio la partita di Sofia contro il Cska a regalare all’allenatore portoghese la migliore notizia della settimana (subito dopo il pari dello Zorya contro il Bodo, che ha “regalato” il primo posto ai giallorossi): la piena affidabilità di Borja Mayoral.

E così in campionato lo Special One sta riflettendo sulla possibilità di schierare l’attacco “dei capocannonieri”. Lo spagnolo è quello della scorsa stagione, con 17 gol all’attivo, e l’inglese lo è dell’attuale, con 10 reti già segnate, come Edin Dzeko nella sua prima stagione in giallorosso, anche se il centravanti bosniaco giocava la Champions e non una manifestazione indubbiamente minore come la Conference League.

Perciò, è vero che il grosso del bottino Abraham lo ha realizzato nella Europa “minore”, ma per una punta fare gol è benzina pura, che potrebbe essere utile in chiave campionato. In ogni caso, i complimenti di Mourinho («Mayoral è stata una delle poche cose positive che ho visto durante la partita») hanno scaldato il cuore di Borja, che ha vissuto questo inizio di stagione da virtuale “esodato” , visti i soli 26 minuti complessivi concessigli in Serie A.

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«Le parole del tecnico mi hanno fatto piacere – ha ammesso -. Io sono pronto a giocare e mettere in mostra quello che so fare, anche perché il sistema di gioco con due punte come attaccanti ci favorisce». Proprio vero. E un’affermazione del genere sarebbe pronto a sottoscriverla lo stesso Tammy che, da quando scende in campo avendo al fianco una seconda punta, ha visto crescere il modo esponenziale le sue prestazioni giallorosse.

La sensazione, perciò, è che fra Abraham e Mayoral ci sia parecchia compatibilità tecnica. Se Shomurodov e Zaniolo sembrano essere più attaccanti da spazi aperti, in cui sviluppare corsa dirompente, lo spagnolo sembra avere le caratteristiche di quello che può andare incontro alla palla, consentendo così all’inglese di cercare la profondità.

Entrambi, poi, hanno quella tecnica di base necessaria per cercare il triangolo stretto o l’appoggio smarcante per il compagno in quelle partite in cui, magari, la squadra avversaria cerca principalmente di chiudere ogni spazio. Quello che, sulla carta, potrebbe avvenire già lunedì contro lo Spezia. Insomma, la Roma “dei capocannonieri” avrebbe tutta l’intenzione di sorprendere. Perché si è Special a volte anche per il fatto, se occorre, di saper cambiare idea.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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