Carles Perez

AS ROMA NEWS CONFERENCE LEAGUE BODO/GLIMT – C’è un’immagine che i giocatori della Roma non possono dimenticare, ancora più del 6-1 di Bodø: gli increduli avversari norvegesi intenti a “lucidare” lo scarpino del migliore di loro, l’ala Solbakken, autore di tre gol tra andata e ritorno dei sei segnati complessivamente in Conference League, scrive il Corriere dello Sport.

Mourinho mostrerà certamente alla squadra quei fotogrammi nella straordinaria rivincita che il sorteggio di Nyon gli offre nei quarti di finale: altre due partite contro il Bodø/Glimt, un altro viaggio oltre il circolo polare artico per giocarsi l’accesso alla final four. 

Non sarà la stessa cosa, rispetto a qualche mese fa. Intanto perché è possibile che in Norvegia stavolta il meteo sia più clemente: il 21 ottobre il Bodø/Glimt fu favorito dal gelo, che combinato al terreno sintetico mandò in tilt ogni riferimento della Roma. Ma soprattutto perché in campo scenderanno squadre completamente diverse.

Il Bodø/Glimt ha perso un giocatore importante nel mercato di gennaio, il centravanti Botheim, oltre al capitano Berg, recuperando però il centrocampista-goleador Saltnes. E la Roma è a sua volta molto cambiata, sia negli uomini che nella strategia. Certo, la squadra che ha rischiato i supplementari contro il Vitesse rischia comunque brutte sorprese. Ma è prevedibile che in un quarto di finale, con la migliore formazione possibile, Mourinho possa ottenere dai giocatori un rendimento migliore. 

Tutto sommato la Roma può essere soddisfatta del tabellone che le urne svizzere hanno delineato: l’andata si giocherà in Norvegia il 7 aprile, il ritorno all’Olimpico una settimana dopo, con la partita contro la Salernitana in casa nel mezzo. È un vantaggio significativo, adesso che il gol in trasferta non vale doppio, perché consente di “ospitare” gli eventuali supplementari. Ma non è così male anche l’ipotetica semifinale, contro la vincente tra Leicester e Psv Eindhoven.

Sarebbe una sfida complicata ma non più dell’eventuale incrocio contro il Marsiglia, l’avversaria più temuta, che invece sembra avere la strada spianata verso la finale di Tirana: dopo il Paok Salonicco, a favore di pronostico affronterebbe la vincente tra Feyenoord e Slavia Praga. Meglio ritardare il saluto agli ex avvelenati della succursale: Pau Lopez, Cengiz Ünder e Gerson, oltre a Milik che per 48 ore è stato il centravanti della Roma prima di essere scartato per ragioni cliniche dai Friedkin

Tornando al Bodø/Glimt, è l’unica squadra imbattuta nel torneo tra quelle che l’hanno cominciato. Ma contro l’Az Alkmaar, non esattamente la migliore del lotto, ha superato il turno ai supplementari anche grazie a un rigore molto dubbio concesso nella partita d’andata, vinta 2-1 a tempo scaduto.

In Conference League non esiste il Var, almeno fino alla finale, e non vengono scelti gli arbitri migliori: questa è un’incognita che la Roma dovrà annullare dimostrandosi superiore sul campo, non come nella fase a gironi quando all’Olimpico pareggiò 2-2 per il rotto della cuffia. Altri tempi, si spera. 



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