Il marchio di Conte sull’Europeo. Il ct dell’Italia a tempo determinato fa subito l’enplein in Francia: gli bastano due successi di fila per essere qualificato e primo nel gruppo E con una giornata d’anticipo, come accadde a Zoff 16 anni fa in Belgio e Olanda. Appuntamento lunedì 27 giugno (ore 18) a Parigi, stadio Saint Denis, per gli ottavi di finale. L’avversaria uscirà dal gruppo D: la Nazionale giocherà contro la seconda che, al momento, è la Croazia, in corsa ancora per il primato, avendo a disposizione lo scontro diretto con la Spagna martedì 21 giugno a Bordeaux. Teoricamente gli azzurri potrebbero sfidare pure la Repubblica Ceca che è terza e, sempre martedì sera, affronta la Turchia ancora senza punti.
RIPOSO E MAXI ROTAZIONE Adesso Conte, anche se il percorso dopo la prima fase sarà forzatamente complicato, ha il vantaggio di poter organizzare nel migliore dei modi la gara degli ottavi. Avrà 10 giorni per prepararla, dividendo gli azzurri in due gruppi. Da una parte chi scenderà in campo il 22 a Lille contro l’Irlanda e dall’altra i titolari da preservare per la partita di Saint Denis. «Farò giocare tutti» ha annunciato il ct. L’Italia per la terza partita può cambiare per nove-undicesimi, sempre con il 3-5-2: Sirigu; Barzagli, Ogbonna, Darmian; De Sciglio, Florenzi, Thiago Motta, Sturaro, El Shaarawy; Immobile, Zaza. Chance in corsa anche per Insigne e Bernardeschi. Il ct lascerebbe fuori 5 dei 6 diffidati: Buffon (giovedì febbricitante e ieri con la tosse), Bonucci, Chiellini, De Rossi ed Eder. Dentro solo Thiago Motta. E’ out Candreva, uscito dal terreno dello Stadium Municipal di Tolosa con un affaticamento all’adduttore della coscia destra (da verificare di giorno in giorno). Le scelte, da qui a mercoledì, potrebbero essere modificate: Barzagli, ad esempio, non è detto che giochi 3 gare sui 3. Giaccherini è quello che ha corso di più (11,957 chilometri), con Parolo, primo contro il Belgio, comunque secondo (11,887): chissà se saranno risparmiati entrambi. Sarà unico, invece, l’approfondimento al videotape per studiare la nazionale che troveremo a Parigi. Ieri, dopo l’allenamento al mattino (con discorso di gruppo), libertà fino a mezzanotte. Alcuni giocatori sono stati al Casino La Grand-Motte, altri a cena con mogli e fidanzate, il preparatore Bertelli al mare. In serata Tavecchio, Conte e lo staff tecnico al completo hanno assistito al concerto di Alex Britti a Casa Azzurri. «Speriamo di arrivare dove nessuno si aspetta» l’augurio del presidente federale che chiama l’inevitabile gesto scaramantico del ct.
TUTTI INSIEME «Allo stadio vorrei vedere i tifosi vestiti d’azzurro: basta anche una t-shirt» l’appello di Conte a Tolosa. Ieri il post su Facebook: «Il calore e l’energia dei tifosi rappresentano uno dei fattori fondamentali per la carica e la motivazione della squadra. Gli azzurri sono i giocatori della Nazionale e tutti coloro che, partita dopo partita, la sostengono allo stadio come a casa. Vorrei che ci sentissimo uniti nell’indossare il colore azzurro che da sempre rappresenta un segno di forte identità. Tutti Uniti! Forza Azzurri!». E, dopo lo spettacolo, ha insistito: «In queste manifestazioni torna l’amore per la maglia della Nazionale, in passato spesso bistrattata: noi, invece, dobbiamo portarla con orgoglio. In campo abbiamo centrato il primo obiettivo, ora dobbiamo continuare a vincere, anche contro l’Irlanda. Le parole del Papa ci fanno piacere e ci responsabilizzano ancora di più».
SUBITO ALL’INCASSO La Federcalcio ha già incassato 11 milioni e mezzo: 8 per la partecipazione alla prima fase, 1 per ogni successo all’Europeo (totale 2) e 1,5 per la qualificazione agli ottavi. Il bottino pieno, coppa in mano, è di 27 milioni. Gli azzurri, invece, riceveranno i premi concordati in partenza solo superando pure gli ottavi: 27 mila euro se arriveranno ai quarti, 40 in semifinale e 70 in finale. E ne avranno 130 per l’eventuale vittoria (totale 267).
(Il Messaggero – U. Trani)
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