La mossa più recente e plateale l’ha fatta lunedì l’Inter che adesso si considera in vantaggio. Ma la Roma e, sempre sottotraccia, la Juve non si chiamano ancora fuori. Conte dà al priorità al nostro campionato. E’ vero che la settimana scorsa il Psg lo ha contattato per offrirgli la panchina (e lui lo ha ricordato a Marotta per forzare la mano), ma l’ultimo aggiornamento dalla Francia è il rinnovo accordato a Tuchel che, senza avere la certezza di essere confermato dalla proprietà qatariota (a Parigi, anzi, ipotizzano il ribaltone), riceverà 2,5 milioni di aumento sull’ingaggio (da 5 a 7,5). È anche sicuro che lo United, perplesso sul finale di stagione di Solkskjaer, sia attento a quanto accade attorno all’ex ct azzurro. Ma Antonio quando è a casa e non sul campo fa comandare Elisabetta, cioè sua moglie. Che ha già deciso da tempo, avvertendo il marito: vuole tornare in Italia.
In ordine (chissà se solo) alfabetico, ecco scritto il futuro di Conte: Milano, Roma, Torino. Gli occhi di Antonio scrutano l’orizzonte. Nemmeno per lui è nitido. Da top coach può ancora giocare su 3 tavoli. Non avrebbe detto sì a nessuno, almeno così si sussurra negli uffici delle società più esposte. Nè a Fienga nè a Marotta, dunque. L’Inter ha già preparato l’accordo triennale da fargli firmare: lunedì il tecnico ha incontrato l’ad nerazzurro e ne ha preso atto. A Trigoria, dove pure la Roma ha già pronto lo stesso contratto di lusso, sono stati informati in tempo reale.
Ma c’è sempre la Juve in serie A a fare la differenza. I tifosi bianconeri lo mettono sempre davanti a qualsiasi collega e lui, avendo casa a Torino e incontrandoli quotidianamente per strada, lo sa bene. La Roma si sente in corsa. A soffiare nella vela giallorossa sono almeno 3 motivi, più che significativi: 1) è l’unico club che, avendo in panchina il traghettatore Ranieri, non è impegnato con alcun allenatore per la prossima stagione; 2) usa l’apripista Petrachi, amico fidato di Conte e aspirante nuovo ds al posto di Massara, per rendere credibile ogni mossa della proprietà Usa; ha il gradimento dell’allenatore, caratterialmente complicato da convincere e da accontentare, sul progetto che, nè a Milano nè a Torino, sarebbe plasmato a sua immagine e somiglianza come gli hanno promesso qui.
Non basta, però. Su Conte alla Roma Fabio Capello dice: “Sarebbe una bellissima sfida, se non vendono nessuno e si rinforzano. Meglio della Roma, forse, ci sarebbe l’Inter. È più pronta”. A Trigoria pensano il contrario.
(Il Messaggero – U. Trani)
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