Emerson Palmieri

(Il Messaggero – S. Carina) Una settimana da leoni. O, se preferite, da lupi. Mercoledì il Torino in coppa Italia, sabato la Juventus in campionato. Lo snodo pre-natalizio della Roma, regala due impegni che rappresentano un crocevia fondamentale nella stagione giallorossa. Come già ribadito alla vigilia del match contro il Cagliari («Giochiamo per arrivare in fondo in tutte le competizioni») Di Francesco non vuole lasciare nulla per strada ma non rinuncerà al turnover. Sei cambi tra Verona e sabato scorso. Potrebbero diventare addirittura otto i volti nuovi contro i granata. Quello che appare certo è che la difesa sarà inedita: in porta toccherà presumibilmente a Skorupski mentre in difesa spazio all’ex di turno Peres, più Juan Jesus e Emerson, pronto dopo il quarto d’ora contro la Spal a giocare la sua prima partita da titolare in stagione. Ballottaggio per l’ultima maglia. Moreno spera in una chance ma Di Francesco ancora non ha deciso. In preallarme rimane Manolas più di Fazio. Cambiamenti anche in mediana: Pellegrini, uscito acciaccato sabato, potrebbe essere confermato al fianco di Gonalons e del rientrante Strootman. In avanti Schick ha bisogno di minutaggio. Dzeko invece di riposo. Spazio al ceco con possibile staffetta tra El Shaarawy e Perotti a sinistra mentre a destra è ballottaggio tra Under e Gerson.

JOLLY BRASILIANO – Mercoledì, nell’inconsueto orario delle 17,30, gli occhi dei pochi presenti all’Olimpico (si profilano 20mile presenze) saranno tutti per Emerson. Annunciato con qualche giorno d’anticipo che sarà in campo, il brasiliano vuole recuperare il tempo perduto. A 187 giorni di distanza dal ko al crociato del ginocchio sinistro è tornato a giocare contro la Spal e ora ha voglia di riprendersi la Roma, incurante delle voci di mercato che lo avvicinano a settimane alternate al Liverpool o alla Juventus. Insieme a Schick, Emerson vuole essere il rinforzo di gennaio per Di Francesco regalando qualità e quantità in un ruolo che sinora si è affidato (quasi) esclusivamente a Kolarov, chiamato più volte agli straordinari. Ma il laterale, potrebbe rappresentare anche qualcosa in più per il tecnico abruzzese, visto che all’occorrenza può essere schierato anche a destra (regalando così un’opzione in più anche in avanti, con Florenzi alto). Non va dimenticato, infatti, che in quella posizione ha giocato sia al Palermo che al Santos e un paio di gare anche con Spalletti (contro Empoli e Milan). Mercoledì riparte a sinistra, in un ruolo a lui certamente più congeniale.

FORMATO DERBY – Archiviato il Torino, la Roma avrà poi 48 ore per preparare la gara contro la Juventus, dove dovrebbe vedersi una squadra più brillante rispetto al Cagliari almeno dal punto di vista atletico. La scorsa settimana, infatti, Di Francesco ha confermato di «aver sporcato un po’ i muscoli dei calciatori, effettuando test atletici e lavorando molto in allenamento». Questo per garantire un rush finale (Juventus-Sassuolo-Atalanta) prima della sosta post-Befana. Nonostante Eusebio voglia tenere tutti sulla corda, la formazione anti-Juve sembra fatta. Schick si accomoderà in panchina e lascerà spazio al tridente El Shaarawy-Dzeko-Perotti. In mediana spazio a De Rossi, Nainggolan e Strootman mentre nel reparto arretrato torneranno Florenzi e Kolarov sulle corsie esterne, con il tandem Manolas-Fazio al centro. In porta, mister cleen-sheet (già 12 in stagione) Alisson.



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