Rassegna stampa
Cordova: “Mourinho mi ricorda Helenio Herrera, mago all’Inter e non alla Roma”
ULTIME NOTIZIE AS ROMA CORDOVA MOURINHO – Nel giorno della presentazione, José Mourinho parlando della storia dell’Inter ha citato e si è paragonato a Helenio Herrera. Il «mago», cinque anni in giallorosso tra il 1968 e il 1973, dopo un passato glorioso in nerazzurro, avrebbe dovuto trasformare la Rometta in una squadra vincente. Non ci è riuscito. La speranza dei romanisti, oggi, è che la parabola dello Special One non sia la stessa, scrive il Corriere della Sera.
«Herrera una Coppa Italia l’ha vinta – commenta Ciccio Cordova, che faceva parte della rosa allenata dall’argentino -. Ha cambiato il calcio in Italia, aveva alle spalle una grande Inter e ci ha messo del suo: è ovvio che qui non aveva lo stesso materiale che all’Inter, però la sua Roma aveva identità e fisionomia. Mourinho ha trovato una società che si sta costruendo, però mi dà il senso dell’improvvisazione, la squadra non ha forma. Non so se gli compreranno 11 giocatori, in quel caso magari vincerà, ma lui è stato preso per creare qualcosa a prescindere dal mercato. Può non vincere, ma deve valorizzare il patrimonio del club e non distruggerlo. Finora non ho visto miglioramenti ma involuzioni, molti giocatori snaturati».
Nella squadra allenata da Herrera c’era un giovanissimo Franco Peccenini: «Dopo le prime partite mi è sembrato di rivivere il passato. Anche per Herrera ci fu un grande entusiasmo e poi abbiamo visto come è andata a finire. Forse oggi è peggio, tutte queste partite non le aveva mai perse nemmeno la Rometta. Mourinho ha gestito male la rosa, così vuole mandare messaggi alla società. Non so come hanno fatto i Friedkin a convincerlo, lui conosceva la rosa e ha accettato un progetto triennale ma mancano le basi. Si parlava di progetto come con Herrera ma a Roma non c’è tempo».
Tra i delusi c’è anche Angelo Di Livio: «A inizio stagione c’era una squadra concentrata, aggressiva, cattiva; oggi non va nulla, sta perdendo partite in situazioni imbarazzanti come il primo gol contro l’Inter, preso direttamente su calcio d’angolo. A oggi Mourinho è bocciato».
Più fiducioso è Fabio Petruzzi: «È uno dei più grandi, non sta ottenendo i risultati ma bisogna dargli tempo: lui osserva, studia e poi sistema. È stato preso per il medio lungo termine, se quest’anno dovesse arrivare un trofeo o la qualificazione Champions sarebbe tanto di guadagnato perché ci sono 4 o 5 squadre più forti della Roma».
Tra i delusi, Ciccio Graziani: «Ci sono rimasto male per l’ultima sconfitta: non si può mettere in campo una squadra per non perdere, con quattro difensori centrali, e non cambiare niente una volta che sei sotto 3-0. Ha perso la Roma, ma soprattutto ha perso lui perché non ha messo la squadra in condizione di fare bene. Ho ancora fiducia però deve tornare Special».
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