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Rassegna stampa

Corto muso a chi? Le vittorie per 1-0 marchio di fabbrica di Mourinho

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Che sia una moda, una tendenza, una casualità. La vittoria di corto muso alla Max Allegri, alla quale la Roma si sta abituando, porta tre punti e consapevolezza. L’uno a zero è il risultato (quasi) perfetto, quello che ha caratterizzato il grande Milan anni 90 degli invincibili di Fabio Capello, sulla carta è sempre poco spettacolare, scrive Il Messaggero.

La goleada ha maggiore appeal, questo è chiaro, ma nell’epoca del risultato a tutti i costi, conta vincere, anche per un solo centimetro, appunto, come nelle corse di cavalli. Ce lo vedete Mourinho che parla di corto muso, con un accento livornese alla Allegri? Forse no, ma la sua Roma ora come non mai è tornata ad essere sempre più a sua immagine e somiglianza: segna al minimo, subisce poco e, al momento, ha ripreso a vincere e correre verso la speranza.

Calcolando gli uno a zero, i giallorossi sono avanti alla Juve di Allegri, che del corto muso ha il copyright: cinque per José, quattro per Max. Se invece si contano pure le altre vittorie di misura, è avanti la Juve otto a sette. I bianconeri hanno battuto la Roma sia all’andata sia al ritorno segnando un solo gol in più: 1-0 allo Stadium, rete decisiva di Kean, 4-3 all’Olimpico con il quarto gol firmato da De Sciglio.

Gli uno a zero della Roma, come detto, sono cinque, quattro di questi portano la firma di Tammy Abraham, ovvero le vittorie con Udinese, Torino, Spezia e Atalanta, mentre quella con il Cagliari è marcata (su rigore) da Sergio Oliveira. La Juve, invece, che è la squadra da attaccare per il posto in Champions League, ha sempre variato i suoi marcatori nelle vittorie di misura: Manuel Locatelli (Torino), Moise Kean (Roma), Juan Cuadrado (Fiorentina) e Alvaro Morata (Spezia). Poi ogni uno a zero ha la sua storia. A La Spezia, ad esempio, la rete dei giallorossi è arrivata in ritardo, al minuto 99, mentre contro l’Atalanta è stata firmata alla mezz’ora ed è stata difesa fino alla fine.

Nell’ultima occasione è stata importante la resistenza ai tentativi di attacco nerazzurri, in Liguria il gol di Abraham è arrivato come liberazione dopo un assedio di quasi cento minuti, con 31 tiri verso la porta di Provedel. L’ultimo successo contro l’Atalanta somiglia più a quelli contro il Torino o l’Udinese, arrivate sempre grazie alla rete dell’inglese, oppure a quella con il Cagliari (Oliveira) sempre in casa. Di diversa natura i successi per due a uno contro Sassuolo e Cagliari in trasferta, anche qui vittorie di misura, ma per due a uno e non per uno a zero.

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Con il Sassuolo, si ricorderà, partita quasi fissata sull’uno a uno fino alla rete quasi sul gong di El Shaarawy, era la sera delle mille panchine di Mourinho, l’Olimpico era caldissimo e speranzoso che la stagione avrebbe preso una piega diversa. A Cagliari, invece, il risultato è stato ribaltato grazie ai gol di Ibanez e Pellegrini, che hanno regalato il successo dopo lo svantaggio subito da Pavoletti. Ventuno i punti guadagnati con vittorie di misura, mentre sono ventiquattro quelli della Juventus.

La Roma non è avvezza alle goleade, almeno in campionato: si ricordano quella di Salerno (0-4), le quattro reti di Empoli, svantaggio poi dimezzato dalla formazione di Andreazzoli e quelle di Bergamo. Quattro dei cinque successi per uno a zero, sono arrivati all’Olimpico (l’unica vittoria esterna con questo punteggio, a La Spezia). A Roma, da sempre, la squadra mostra il suo lato migliore (la Roma annuncia la possibilità di acquistare un pacchetto di 3 partite proprio quelle all’Olimpico contro Salernitana, Bologna e Venezia a partire da 30 euro), forte di uno stadio sempre pieno – nonostante le restrizioni che via via sono state imposte durante la stagione – e che diventa una specie di fortino, ed è così anche quest’anno con Mou, che ha lasciato i tre punti solo a Juve, Inter e Milan.

Soltanto la squadra di Inzaghi – in casa – ne ha fatti di più dei giallorossi: la Roma ha una media casalinga di 1,87 punti a partita e ne ha totalizzati 28, mentre l’Inter è a quota 32. Pochi, solo 19, invece i punti realizzati in trasferta (media 1,46) e proprio qui forse la squadra si è allontanata dalla zona Champions, basti ricordare su tutte le cadute di Verona, Venezia e Bologna.

Anche in Conference, l’unica sconfitta è arrivata lontano dall’Olimpico: a Bodo, 6-1. E giovedì riprende la competizione europea, in Olanda contro il Vitesse: la Roma resterà lì – ad Arnhem – fino a sabato, quando si trasferirà a Udine. Zalewski sta meglio, i controlli alla caviglia sono stati per il momento sospesi. Ma difficilmente sarà disponibile per la sfida di giovedì con il Vitesse, anche se lui spinge per esserci. Ci sarà di sicuro Zaniolo, che ieri ha fatto un post di incoraggiamento al suo amico Chiesa, che ha ripreso a camminare dopo l’infortunio. Tanti post di commento, molti di questi, juventini che lo invitano ad andare a Torino.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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