ULTIME NOTIZIE AS ROMA COSTANZO – La notizia che non ti aspetti arriva nel primo pomeriggio. La Roma ha scelto Maurizio Costanzo come advisor per le strategie di comunicazione del club. Lui, giornalista, conduttore, scrittore, autore (anche di canzoni importanti come Se telefonando ), pur avendo alle spalle un’esperienza che in pochissimi possono vantare, è consapevole che questo non sarà un ruolo facile, soprattutto in una città come Roma… «Eh, so bene quanto questa piazza sia complessa da gestire quando si parla di calcio. Poi per me è un mondo lontano», ha detto a La Gazzetta dello Sport.
Ma la sua fede romanista è indiscussa.
«Vero, credo di averne dato prova più volte. Sono felice, non lo nascondo: è davvero bello quando una passione si trasforma in una professione».
Ci racconta com’è nata la cosa?
«Chiacchierando con l’a.d. giallorosso Guido Fienga. È stato lui a farmi poi incontrare i due Friedkin, padre e figlio».
E come le sono parsi?
«Sono molto simpatici e ho notato che stanno sempre attenti a quello che dicono. Ho spiegato quello di cui mi sono occupato nella vita e quello che faccio adesso e la cosa è andata in porto. Ho firmato mercoledì».
Di che cosa si occuperà?
«Dei rapporti con giornali, radio e tifosi. Devo ancora capire bene come muovermi, mi sto guardando intorno».
Ha già in mente qualche strategia particolare?
«Il mio obiettivo è soprattutto quello di saldare il rapporto tra i tifosi e il club. Ho in testa diverse iniziative: il primo desiderio che vorrei esaudire è quello di trovare il tifoso della Roma più anziano, mi piace l’idea di mettere le mani nella storia e nella tradizione che questa squadra ha. Poi mi piacerebbe fare qualcosa a Natale, pensavo a degli alberi giallorossi… Senza dimenticare lo slogan che voglio lanciare: “Mejo ‘a Roma”».
Inteso come “meglio la Roma”?
«Certo! Infatti ci vuole l’apostrofo prima della A».
Quasi venti anni fa è stato fondamentale nel far scoprire agli italiani la vena ironica di Francesco Totti, tra ospitate al “Maurizio Costanzo Show” e il libro di barzellette.
«È vero e lo rifarei domani».
Siete molto legati, lo ha già sentito?
«Non ancora, ma lo farò presto».
Per saldare il rapporto Roma-tifosi riaverlo in società non sarebbe male. Lei lo vorrebbe?
«Ci parlerò…».
Si dovrà poi confrontare con José Mourinho.
«Ancora non ho avuto modo di sentirlo, lo incontrerò a luglio, ci annuseremo e cominceremo a parlare. Sono sicuro che troveremo insieme la strada giusta da percorrere. Poi ognuno fa il suo mestiere».
E Mou il suo come lo fa?
«Benissimo! Lui è lo Special One e la Roma ingaggiandolo ha fatto davvero un gran colpo. Per i 20 anni del “Costanzo Show” portai in trasmissione Capello, per i 40 spero proprio di avere Mourinho».
Un altro che fa spesso parlare di sé è Zaniolo.
«Ma non starà a me gestirlo, ci penserà il tecnico».
La Roma come lei è molto attiva nel sociale, soprattutto con la Fondazione Roma Cares.
«È uno dei tanti elementi che mi affascinano di questa mia nuova avventura. L’attenzione al prossimo è un elemento che non va mai trascurato e anche in questo siamo perfettamente allineati. Detto questo vi assicuro che io darò il massimo, da tifoso non voglio e non posso deludere i romanisti».
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