ULTIME NOTIZIE AS ROMA TOTTI MOURINHO – Sabato scorso, per Roma-Inter, Francesco Totti è tornato, dopo due anni dall’ultima volta, allo stadio Olimpico in una nuova veste: ospite di Digitalbits di cui è diventato Global Brand Ambassador, scrive il Corriere della Sera.
L’ex capitano, come tutti i tifosi della Roma, non deve essersi divertito, ma la sensazione è stata comunque unica. «Diversa, mi ha fatto un effetto particolare – dice – Ero stato a vedere Italia-Svizzera, ma quando c’è la Roma lo stadio è diverso. Ti senti veramente a casa. Rivedere la gente e tutto quello che hai trascorso per 30 anni è bellissimo. Ringrazio i tifosi per l’accoglienza che mi riservano quotidianamente: spero di tornare allo stadio il prima possibile».
Se con un ruolo all’interno della società, Totti non lo chiarisce: «Ringrazio Digitalbits per questa avventura che per me è diversa. Non mi sarei mai aspettato di poter entrare in un mondo digitale che a oggi penso sia la cosa primaria, considerando che i nostri figli viaggiano tre volte rispetto a noi. Per stargli dietro dobbiamo informarci su tutto e questo credo sia il momento e il modo giusto per informarci. Sono fiero e spero di fare un grande percorso anche perché stiamo parlando di un brand mondiale, ma al momento Totti, la Roma e Digitalbits sono tre cose diverse. La Roma non c’entra. Se dovessimo parlare di futuro, non so cosa esso mi riserverà. Tramite Digitalbits avrò forse più occasione di parlare con la società, ma sono cose totalmente diverse. Ho salutato Friedkin prima della partita contro l’Inter, poi tutto può succedere».
La speranza di Totti è quella di ogni sostenitore della Roma: «Da tifoso dico che non stiamo attraversando un grande momento, ma se non sei della Roma non soffri. Siamo abituati a stagioni altalenanti, ma la società e il mister vogliono far tornare a sorridere noi tifosi. Questa città merita rispetto e palcoscenici più importanti di quelli che stiamo vivendo. Diamo tempo, possibilmente un tempo ristretto, per far tornare la Roma a un livello internazionale. Per vincere servono i giocatori, un grande allenatore, una società che ti faccia sentire a casa, ma la base sono i giocatori. Non voglio disprezzare la squadra di oggi, ma secondo me non ci sono i grandi campioni».
E la speranza per la Roma è la stessa per la Nazionale di Mancini, costretta agli spareggi per andare al Mondiale. «Due tre mesi fa eravamo su questa via (via del Corso, su cui affaccia la Lanterna di Fuksas, sede della presentazione della partnership tra Totti e Digitalbits, ndr) a festeggiare la vittoria dell’Europeo. Ringraziamo i ragazzi e Mancini che ci hanno fatto risalire sul tetto d’Europa. Abbiamo questi benedetti spareggi, ma con l’organico che abbiamo noi tutti dobbiamo spingere i ragazzi. Un Mondiale senza l’Italia sarebbe un disastro per tutti».
La nuova vita di Totti è fuori dal campo: scouting (sabato contro l’Inter ha esordito il Primavera Christian Volpato, classe 2003, che fa parte della sua agenzia) e il ruolo di ambasciatore, come nel caso di Digitalbits. «Non so come mi vedo tra dieci anni. Spero di fare cose che escono da me stesso, da dentro. Fatte con voglia, con determinazione, con istinto, cose a me gradite. Da qui a dieci anni può succedere di tutto nella vita, ma se faccio una cosa la faccio con dedizione».
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