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Rassegna stampa

Cristante, il faro della Roma. Sempre in campo è al top in Europa

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AS ROMA NEWS CRISTANTE – A Lecce Daniele De Rossi potrebbe anche far fatica a schierare il centrocampo, considerando squalifiche (Pellegrini), ritorni in extremis dalle nazionali (Paredes) e condizioni fisiche non ottimali (Bove e Sanches), scrive La Gazzetta dello Sport.

Ma c’è un giocatore su cui l’allenatore della Roma sa di poterci contare ad occhi chiusi, a prescindere da tutto, anche da quel mal di schiena che lo tormenta da un po’ di tempo. E quel giocatore è Bryan Cristante, uno che a Roma a volte viene anche discusso, ma che ha un’importanza imprescindibile per tutti gli allenatori che sono transitati sulla panchina romanista.

Tanto che nelle ultime tre stagioni Cristante è il giocatore più utilizzato in assoluto in Italia (11.620 minuti), davanti al compagno di squadra Gianluca Mancini (11.454) e al capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo (11.316). Ma Cristante va anche oltre…

Già, perché se prendiamo in considerazione i 5 campionati top in Europa (Italia, Spagna, Francia, Germania e Inghilterra) Cristante è addirittura il quarto giocatore più utilizzato in assoluto, alle spalle di Bruno Fernandes (Manchester United, 12.410 minuti) Antonio Rüdiger (Real Madrid, 11.907) e Declan Rice (Arsenal, 11.830).

Insomma, una concorrenza di altissimo livello, che qualifica ancora meglio l’imprescindibilità del centrocampista giallorosso, capace di mettersi alle spalle stelle del calibro di Kane (Bayern, quinto con 11.589), Rodri (Manchester City, settimo con 11.572) o Vinicius (Real Madrid, nono con 11.322).

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Cristante da quando è arrivato a Roma è sempre stato tra i giocatori più utilizzati in assoluto, con tutti gli allenatori che ha avuto (Di Francesco, Ranieri, Fonseca, Mourinho e ora appunto De Rossi). E quel quarto posto diventa addirittura terzo se si prendono in considerazione solo i centrocampisti, con Cristante che davanti a sé ha solo Bruno Fernandes (che poi è un centrocampista offensivo, quasi trequartista) e lo stesso Rice.

Bryan è fondamentale per gli equilibri di squadra, perché sa fare sia la fase difensiva sia quella offensiva e perché quando c’è da spingersi in avanti e inserirsi sa anche essere pericoloso (quest’anno ha fatto già tre gol). E poi per l’intelligenza tattica, difficilmente «sporca» una linea di passaggio, anche quando c’è da dare una mano a un compagno di squadra. Insomma, un barometro di centrocampo. Che, tra l’altro, può ricoprire più ruoli: mezzala, regista, mediano davanti alla difesa ma volendo anche trequartista (proprio nel ruolo dove all’Atalanta segnò 12 gol, nel 2017/18).

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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