Bryan Cristante

NOTIZIE AS ROMA CRISTANTE – Un po’ il cuore in gola ce l’avrà eccome, soprattutto se poi Eusebio Di Francesco dovesse davvero decidere di mandarlo in campo dal via. E non sarà solo perché, in caso, sarebbe il suo esordio ufficiale da titolare nella Roma, dopo l’oltre mezzora giocata (bene) nella ripresa di Torino ma anche perché davanti avrebbe il suo passato più intenso.

Quello colorato di nero e di azzurro, quello che lo ha riportato alla ribalta del grande calcio dopo che quel calcio lì l’aveva accarezzato con il Milan, per poi vederlo scolorire nelle avventure con Benfica, Palermo e Pescara. Già, perché se poi Cristante è arrivato alla Roma e in Nazionale molto del merito è proprio dell’Atalanta. E di Gian Piero Gasperini, uno che ha creduto in lui fin da subito, trasformandolo da centrocampista a «quasi» trequartista. Di fatto, uno dei centrocampisti migliori della scorsa stagione.

«Secondo me è più centrocampista che trequartista», ha detto la scorsa settimana Di Francesco. Che, infatti, lo sta provando sempre come mezzala. Destra, esattamente, anche se poi il tecnico della Roma le mezzale spesso le cambia e le inverte, soprattutto a partita in corsa.

Prima di Torino Di Francesco lo aveva provato anche spesso tra i titolari, tranne poi optare per la sicurezza e cioè per Strootman. Che, però, non ha offerto il rendimento sperato e se la Roma ha trovato un assetto migliore è stato proprio in corsa, quando l’allenatore giallorosso ha mandato dentro Cristante.

(Gazzetta dello Sport)



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