(Il Tempo – E. Menghi) La Roma vuole fare 13. Oggi pomeriggio a Genova Di Francesco può allungare la striscia di vittorie in trasferta (12 finora) e pareggiare la miglior partenza di sempre in campionato firmata Garcia: un doppio record tutto da scrivere. Ma più dei numeri all’allenatore giallorosso interessa una dote caratteriale utile ad evitare quei cali che – Madrid insegna – possono costare tanto: «Voglio una Roma cattiva che vada a Marassi a prendere i tre punti. Sento tanto entusiasmo intorno alla squadra, meno negatività data dai risultati, ma possiamo ancora crescere. L’Atletico voleva vincere a tutti i costi, noi dovevamo avere più determinazione. Non sono contento di questo, dobbiamo fare meglio perché lo possiamo fare, e migliorare dal punto di vista mentale. Possiamo fare meglio anche come atteggiamento, di chi gioca e di chi subentra. Dobbiamo essere consapevoli di quello che stiamo facendo, senza dimenticare di lavorare, lavorare, lavorare». Di Francesco indica due esempi da seguire proprio per la dedizione al mestiere: «Strootman e Pellegrini stanno facendo fare il salto di qualità alla squadra per come si allenano. Kevin nel derby è stato il giocatore che ha corso più di tutti e per un centrocampista è importantissimo. Ripartirà da Genova, perché giocherà dall’inizio, e mi auguro che quanto prima possa ritrovare giocate importanti per recuperare quella forza mentale che ha già ma che l’episodio aiuta ad incrementare». Pellegrini ha 6 anni in meno e Pallotta l’ha indicato come pilastro del futuro, ma non sta vivendo un momento di forma esaltante e oggi partirà dalla panchina: «Sta facendo il percorso giusto per un ragazzo passato dal Sassuolo a una grande squadra. Sta avendo le occasioni corrette e ne avrà altre. Il presidente dice che dovrebbe fare più minuti? Ci devo parlare adesso… (ride, ndc)».
Chi finalmente potrà rimettere in moto i muscoli è Schick, convocato 70 giorni dopo la «comparsata» col Verona: «Sarà con noi e ne siamo felici. Potrei utilizzarlo a destra», ha confidato Di Francesco, mentre il dottor Del Vescovo dal convegno sulla ricostruzione del legamento crociato al Campus Bio-Medico, puntualizzava: «Patrik c’è, sta bene ed è a disposizione». Nel corso del suo intervento ha evidenziato un dato relativo agli infortuni occorsi alle ginocchia fragili dei giallorossi: la Roma vanta i tempi di recupero più rapidi in Europa con una media di 4,2 mesi. Magra consolazione per Karsdorp e soci. Florenzi ha smaltito in fretta l’infiammazione e sarà della partita dal 1’, in difesa può rifiatare Manolas, che dovrebbe essere rimpiazzato da Jesus. Centrocampo-tipo con Strootman, De Rossi e Nainggolan, davanti dovrebbe toccare ad El Shaarawy e Perotti (ma in partitella è stato provato Defrel nel tridente senza l’argentino) con Dzeko a caccia di un gol scaccia-crisi: «Sono convinto che lo ritroverà, mi auguro contro il Genoa». Se Pallotta a Natale spera di «scartare» lo stadio («sarà un successo per la Roma e per i tifosi», dice il tecnico), Di Francesco spera in un regalo dal mercato invernale: «C’è il desiderio di migliorare qualcosa. Il giocatore che crea superiorità numerica è sempre importante». Il sostituto di Salah che Schick non può essere.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA