Rassegna stampa
Da Casal Palocco allo Stadium: la corsa di Pisilli ferma la Juventus
AS ROMA NEWS JUVENTUS PISILLI – La scelta a sorpresa. Perché Niccolò Pisilli contro la Juventus non se lo aspettava nessuno. Ma De Rossi lo aveva promesso domenica scorsa. «Devo fare scelte diverse». E l’ha fatta fortissima. Regalando 90’ in panchina a Paredes, il giustiziere romanista contro l’Empoli e scegliendo il ragazzo di Casal Palocco al posto del nuovo acquisto Koné, scrive La Repubblica.
Una scelta tattica ben precisa, per dare maggiore dinamismo alla mediana. E chissà, anche per rispondere a tono ai tanti giovani di Thiago Motta. Fatto sta che Pisilli si è giocato al massimo la sua prima da titolare con la maglia della Roma. Lui che l’esordio assoluto lo aveva fatto a maggio 2023. Un minuto contro l’Inter nel secondo anno con José Mourinho.
Poi l’anno successivo il gol con lo Sheriff in Europa League, sotto la Curva Sud. E quella esultanza diventata iconica per la sua semplicità. Mani nei capelli, incredulità, corsa impazzita e confusa, con le lacrime e il buffetto finale dell’allenatore portoghese. Questa era la favola di Niccolò a dicembre scorso.
Poi l’arrivo di De Rossi sulla panchina e quella frase a pochi giorni dal suo insediamento: «Non conoscevo Pisilli. Mi ha impressionato. Vederlo dal vivo mi ha stupito». Investitura. Che però non si è tradotta in partite. Troppo complicata la prima primavera derossiana da allenatore della Roma per rischiare un giovanissimo.
Ma dopo le prestazioni anonime della sua squadra contro Cagliari ed Empoli serviva qualcosa di nuovo. Di fresco. E allora De Rossi ha scelto di fare la sua prima scommessa. Lanciando il suo ragazzo. Titolare allo Stadium, contro la Juventus. Per la felicità di mamma Valentina e soprattutto di papà Francesco, tifoso bianconero. Con il cuore diviso a metà, almeno per una sera.
Settanta minuti di ordine e timidezza. Giocati con il giusto spirito ma senza poter mostrare le qualità che hanno fatto innamorare De Rossi. Dentro una partita bloccata, con pochi palloni giocabili. Ancora meno le occasioni per mostrare la sua qualità migliore: l’inserimento in area avversaria.
Schierato mezz’ala destra, accanto a Cristante e Pellegrini, Pisilli ha fatto quello che gli chiedeva l’allenatore. Controllando Fagioli e aiutando Celik nei raddoppi su Mbangula. Un’ora di buona sostanza in mezzo al campo, con gli ultimi dieci minuti giocati da ala destra per fare spazio a Dybala sulla trequarti. Poi la sostituzione con Koné. E l’immagine finale a bocca aperta in panchina. Stremato ed emozionato. In quella che, almeno per lui, è stata una giornata di festa.
Meno per la Roma, che è riuscita sì a fermare sullo 0-0 la Juventus. Con una squadra ordinata, molto più equilibrata rispetto a quella vista nelle prime due giornate. Capace di non soffrire mai le giocate dei bianconeri. Ma allo stesso tempo quasi mai pericolosa dalle parti di Di Gregorio, se non per il tiro al 90’ di Angelino. La classifica recita 2 punti e quintultimo posto. Ma Torino è la base da cui partire per costruire, davvero, la Roma che ha in mente De Rossi.
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