Luciano Spalletti, allenatore della Roma

Luciano Spalletti e la Roma sono ai saluti e qui si possono affiancare tutti i perché e tutti i nonostante che volete. Sceglierne due? Perché il cammino nelle coppe – Champions League compresa – non è stato quello che l’allenatore e la stessa società si aspettavano. Diviso a metà, in fondo, è pure lo stato d’animo di Spalletti. Lo raccontano profondamente provato per la delusione di Coppa Italia. Ma alla squadra ha ribadito il concetto della volata scudetto, chiedendo un colpo di reni lungo otto partite.

Il rapporto tra l’allenatore e il mondo Roma è saturo, qualsiasi sia il punto d’osservazione. E così i dubbi di Spalletti ormai sono diventati certezze a Trigoria: a Roma arriverà il sesto allenatore degli ultimi otto anni. Antonio Conte negli ultimi giorni pare aver fatto marcia indietro sui suoi propositi di lasciare Londra. Non solo Inter: anche la Roma si è informata sulla situazione del tecnico ex Juve, ma l’ingaggio alto (oltre 6 milioni netti) e il probabile rinnovo con il Chelsea di fatto lo tolgono dal mercato. La candidatura di Vincenzo Montella va messa in seconda fila, anche per via di rapporti non proprio idilliaci con la dirigenza Roma. Chi può garantire oggi a Trigoria che Unai Emery tra qualche settimana sarà lasciato libero dal Psg, libero magari di riabbracciare il suo vecchio d.s. Monchi? Un punto, però, va fissato: in Italia è stato sondato Gasperini, di cui ha colpito il lancio dei giovani caro a Pallotta.

(Gazzetta dello Sport)



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