E se la Roma il vice Spinazzola lo avesse avuto sempre dentro casa? Sulla vittoria contro l’Atalanta c’è indubbiamente il marchio di Tammy Abraham, arrivato a 20 reti – in 36 partite, al pari di Michelini è il quarto calciatore della storia a raggiungere più velocemente questo traguardo dopo Volk (26), Manfredini (27) e Batistuta (31) – stagionali, ma il centravanti inglese non è stato l’unico protagonista della giornata, scrive il Corriere della Sera.
Insieme a lui tra i migliori ci sono stati Mkhitaryan (espulso, salterà la trasferta di Udine come Kumbulla, diffidato e ammonito), e un po’ a sorpresa Nicola Zalewski.
Schierato titolare per la seconda partita consecutiva da Mourinho, l’esterno nato a Tivoli da genitori polacchi (e pupillo di Zibì Boniek) ha risposto con una prestazione che ha convinto tutti, prima di uscire per una distorsione alla caviglia che lo ha fermato proprio sul più bello. Le sue condizioni saranno valutate oggi, alla ripresa degli allenamenti, quasi sicuramente con degli esami strumentali: il rischio è che debba saltare la trasferta di Conference in Olanda contro il Vitesse, giovedì sera.
Un piccolo (e fastidioso) incidente di percorso, che però non cancella quanto di buono fatto nelle ultime settimane, in cui Zalewski ha rapidamente scalato le gerarchie sulla fascia sinistra. Dopo il convincente secondo tempo nella gara contro il Verona, lo Special One lo ha confermato contro lo Spezia e poi ancora contro l’Atalanta, preferendolo ai ben più titolati Vina e Maitland-Niles, ma anche a El Shaarawy.
E se Bove e Volpato si sono tolti la soddisfazione di fare gol, Zalewski, che a Trigoria è stato portato da Bruno Conti ed è cresciuto tantissimo grazie ai consigli di un maestro come Alberto De Rossi, con le sue prestazioni ha solo confermato quanto di buono Mou aveva visto in lui fin dai primi allenamenti.
Il tecnico portoghese, abituato nella sua carriera a gestire grandi campioni, si sta dimostrando un valorizzatore di talenti: Zalewski, che a dicembre ha firmato il rinnovo del contratto fino al 2025, è finito sotto la sua ala, come Bove e Felix. Per loro, più che per gli altri del gruppo, valgono le regole ferree del portoghese, che infatti la scorsa settimana ha «retrocesso» per qualche giorno il ghanese in Primavera dopo una serata in discoteca.
Lo stesso Nicola a settembre era stato protagonista (involontario) di un video in cui un suo amico si rivolgeva direttamente a Mourinho: anche in quel caso il portoghese si era comportato come un secondo papà per Nicola, che il papà (a cui era legatissimo) lo aveva perso pochi giorni prima. A lui ha scritto ieri su Instagram: «So che sei orgoglioso di me, ma ti prometto che questo è solo l’inizio».
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