Di sigarette ne ha fumate tante Walter Sabatini da quando è arrivato a Roma. Stress e soddisfazioni, delusioni e intuizioni. Ne ha viste di ogni Walter, che arrivò in giallorosso nell’estate del 2011 tra lo scetticismo dei tifosi per il suo passato alla Lazio. Al primo anno porta nella capitale un giocatore affermato a livello internazionale come Pjanic, un ex “italiano” come Kjaer, il blanco Gago e scommette su Lamela, gioiellino del River che aveva gli occhi di mezza Europa addosso. L’usato sicuro si chiama Osvaldo e Borriello.
AFFARI Passa un anno e arriva la prima intuizione di Walter Sabatini: arriva dal Corinthians con uno sguardo spaesato ma ben presto si abitua al calcio italiano. Prende il numero 3 e sulla maglia ha scritto Marcos, ma per tutti sarà Marquinhos. Preso per quasi sei milioni e rivenduto a trenta al Psg: Zeman l’ha valorizzato, Sabatini l’ha impacchettato e l’ha spedito in Francia ottenendo una grande plusvalenza. E intanto insieme a lui arrivano, tra gli altri, anche Castan e Destro.
Passa un anno e a Trigoria si ragiona sul mercato: via Marquinhos, dentro Benatia per 13,5. Stagione ad alti livelli e valigie pronte anche per lui. Altra cessione altra plusvalenza di Walter: +14,5 milioni con il marocchino che si trasferisce al Bayern. E anche stavolta il sostituto è all’altezza di chi l’ha preceduto: Kostas Manolas è arrivato per 13 milioni dall’Olympiacos. Nel 2013 ne arrivano pochi… ma buoni. Quell’estate il colpo è stato Strootman, arrivato dal Psv vincendo la concorrenza del Milan. L’affare era dietro l’angolo, e a gennaio ecco Radja Nainggolan dal Cagliari, strappato alla Juve dopo un testa a testa fino all’ultimo.
IL RETROSCENA E pensare che il centrocampista belga sarebbe potuto arrivare anche prima. Almeno con sei mesi d’anticipo. Sabatini aveva provato il doppio colpo dalla Sardegna: Nainggolan più Marroccu, ds del Cagliari che sarebbe andato a lavorare insieme a Walter. Niente da fare, non si sono mossi né uno né l’altro. Trasferimento del belga rimandato solo di qualche mese però, e ora se lo godono i tifosi giallorossi. E intanto Sabatini, tra una sigaretta e l’altra, si allontana dalla Roma.
(Corriere dello Sport – F. Guerrieri)
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