Radja Nainggolan

Eusebio Di Francesco vuole iniziare ad ascoltare, a capire: funziona o no? Siviglia e Vigo, stasera e domenica, per mettere su la Roma più giusta, messa di fronte a un calendario complicato fin dall’inizio: Atalanta e Inter , mica briciole. L’organico non è ancora completo, ma il tempo sta scadendo. Aspettando Mahrez, valutando l’inserimento di un altro centrale. « Affronteremo il Siviglia come fosse una partita di campionato – ha commentato Di Francesco –. Questi sono gli unici momenti per capire le condizioni della nostra squadra» . E ancora: « Sotto l’aspetto tattico e sulla ricerca dei movimenti di squadra dobbiamo lavorare tanto. La Roma è cresciuta molto, ma le situazioni vanno ripetute. E le partite servono a questo: a vedere le cose buone e meno buone».

Il match con la Juve aveva lasciato negli occhi un reparto, il centrocampo, che faceva ancora fatica a mettere su carta la teoria di Di Francesco. De Rossi deve dimostrare di saper giocare più in verticale rispetto al passato (e a Gonalons), Strootman e Nainggolan (specie quest’ultimo) sono chiamati a integrare la loro capacità di allargarsi in fascia quando gli esterni offensivi stringono (questa fase già ben evidenziata) con gli inserimenti in zona centrale. «Ma non è solo il centrocampo a dover migliorare – ancora l’allenatore –. Per me esiste la squadra, un blocco unico. Ci sono meccanismi che adesso sono meno efficaci perché la squadra non è ancora in condizione».

(Gazzetta dello Sport)



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