In Spagna lo chiamano «l’avvocato delle stelle». Poco mediatico, molto impegnato: è Julio Senn, direttore generale del Real Madrid dal 1999 al 2002, sbarcato ieri mattina a Fiumicino e prelevato da un’auto della Roma che lo ha portato a Trigoria. «Una visita di cortesia», tagliano corto dalle parti del Fulvio Bernardini, come quella di Ed Woodward, Ceo del Manchester United accolto da Gandini qualche giorno fa.
In questo caso trapela una sola certezza: la visita «misteriosa» di ieri non ha nulla a che vedere con il contratto del futuro direttore sportivo Monchi. Quello è già stato scritto senza l’ausilio di nessun legale da parte del dirigente che si è accordato per tre anni con la Roma e, contestualmente, ha firmato il suo addio dal Siviglia con una clausola che lo obbliga a non portare con sé nessuno dei collaboratori del club per cui ha lavorato (prima da giocatore) negli ultimi 29 anni, ottenendo in cambio lo svincolo gratuito.
Cosa è venuto a fare allora Julio Senn? Il muro di riservatezza alzato dalla Roma lascia aperta qualsiasi ipotesi. E il profilo dell’avvocato è parecchio interessante. Con il suo studio «Senn Ferrero Asociados», aperto insieme al socio Javier Ferrero, nel corso degli anni ha gestito clienti del calibro di Mourinho, Higuain, Sergio Ramos e Ronaldo il Fenomeno. Il suo nome è finito anche nelle carte di Football Leaks, con l’accusa di aver aiutato diversi big transitati nel calcio spagnolo a evadere le tasse attraverso la creazione di società e fondi di investimento nei paradisi fiscali. Nulla a che vedere, ovviamente, con la riunione organizzata ieri a Trigoria, dove erano presenti i dirigenti Baldissoni, Gandini e Massara. Allenatori, calciatori, accordi commerciali? Con Senn potrebbero aver parlato di tutto. Un giorno, forse, ne sapremo di più.
(Il Tempo – A. Austini)
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