Caos stadio, anche sui social network. I tifosi si scatenano al motto di «basta bugie», danno del «comico che non fa più ridere» a Grillo e invitano lui e la Raggi ad informarsi sul falso rischio idrogeologico dell’area di Tor di Valle, assolutamente escluso dal PAI (Piano di Assetto Idrogeologico). «Con la costruzione dell’impianto non ci sarà nessuna esondazione, ma la messa in sicurezza!», gridano su Twitter i ben istruiti sul progetto. La fantasia non manca mai, basta leggere l’ironico sondaggio lanciato da una pagina tutta romanista: «Che giocatore ci compriamo con i soldi che Grillo ci pagherà per il risarcimento?». Le opzioni guardano al futuro prossimo: «Szczesny» oppure «un sostituto di Manolas». Qualcuno punta il dito rispolverando e rivisitandola lingua latina: «Quod non fecerunt Barbari, fecerunt Grillini. Movimento 5 Stelle, onesti fuori corrotti dentro».
La politica si mescola col calcio, una pagina dedicata a Totti minaccia di invadere il Campidoglio e aggiunge: «Virginia e Beppe, dormite preoccupati». Si sentono presi in giro in molti: «Hanno dimostrato con il finto sì la loro viltà», o più romanamente «se semo rotti er c…». Arrivano anche consigli per la sindaca: «Stai cadendo nella trappola: dire no allo stadio manderà in crack finanziario Roma e porterà alle tue dimissioni». Ce n’è per tutti i gusti, la polemica viaggia su pianeti lontani: «La NASA annuncia nuovi mondi, Grillo non potrà fermare lo stadio su tutti quanti». Sotto l’hashtag #famostostadio, ultimamente di gran tendenza, compare anche una proposta: «Organizziamo una protesta davanti all’Olimpico prima di Roma-Villarreal». Solo un’idea.
(Il Tempo – E. Menghi)
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