AS ROMA NEWS INFORTUNIO DYBALA – La lesione c’è, ma per sapere davvero la verità bisognerà aspettare oggi. Quando Paulo Dybala effettuerà la risonanza magnetica, l’unico esame in grado di stabilire con esattezza l’entità del danno riportato dall’argentino. A Trigoria ovviamente incrociano tutti le dita e sperano in una lesione di primo grado, che prevede uno stop di circa 20 giorni, scrive La Gazzetta dello Sport.
Se invece il danno dovesse essere più grave (e cioè di secondo grado) Dybala rischia di stare fermo 4 settimane, al massimo 5. E in tal caso la sua partecipazione al Mondiale sarebbe a fortissimo rischio, considerando che la rassegna iridata inizierà il prossimo 20 novembre e che l’Argentina esordirà il 22 (contro l’Arabia Saudita).
Ieri a Trigoria Dybala ha effettuato un’ecografia di controllo, che però ha confermato solo quello che già sostanzialmente si sapeva: la lesione al quadricipite femorale della coscia sinistra. Per sapere bene invece l’entità del danno bisogna aspettare circa 48 ore dal momento dell’infortuno, un arco di tempo che permette all’edema di asciugarsi e quindi di rendere “pulito” l’esame strumentale.
Dybala ieri però camminava già un pochino meglio rispetto a domenica sera e questo ha messo un pizzico di fiducia in più addosso ai dirigenti giallorossi. Di certo c’è che Paulo è pronto a fare qualsiasi cosa pur di accelerare i tempi di recupero e partecipare al Mondiale. Nel caso in cui lo stop sia di almeno un mese, la Joya si ritroverà a saltare tutte e 9 le partite che separano la Roma da Qatar 2022, comprese due gare importantissime come la sfida alla capolista Napoli (23 ottobre) ed il derby (6 novembre).
Ovviamente la notizia dell’infortunio di Dybala è subito rimbalzata dall’altra parte del mondo e più esattamente in Argentina, dove sono già proiettati con la testa al Mondiale. Il c.t. dell’Albiceleste Scaloni ha preso contatti con Trigoria per informarsi sull’infortunio, il suo assistente Samuel ha telefonato direttamente a Mourinho per sapere come fosse la situazione.
Certo, davanti Scaloni ha solo l’imbarazzo della scelta (basti pensare ai vari Messi, Di Maria, Lautaro, Gomez, Gonzalez e Alvarez), ma la presenza di Dybala è considerata dal ct un’aggiunta importante dal punto di vista dell’estro e delle fantasia. Ecco perché in Argentina aspetteranno di capire cosa succederà per decidere poi cosa fare, ad iniziare proprio dall’esito della risonanza magnetica di oggi.
Certo, poi c’è lo storico di Dybala che un po’ di ansia la mette eccome, da quando è in Italia, prendendo in considerazione gli infortuni che lo hanno tenuto fuori almeno dieci giorni. In particolare partendo dal suo arrivo alla Juve, che poi è il momento in cui la Joya ha iniziato ad avere problemi muscolari (oltre a quello traumatico della rottura del legamento collaterale).
In tutto parliamo di 14 stop complessivi, a cui ne vanno però aggiunti altri 3 che hanno avuto un’incidenza minore (due da una settimana ciascuno e uno da 4 giorni). Per un totale di 60 partite saltate, di cui 59 con la Juventus e una con la Roma (quella con l’Atalanta dello scorso 18 settembre).
Il giorno prima di Roma-Lecce si sentiva affaticato, anche se non aveva dolori particolari. Mourinho subito dopo il Lecce è stato tranciante: “Come sta Paulo? Male, per non dire molto male. Ma per la mia esperienza e per quello che mi ha detto lui appena uscito, forse sarebbe meglio dire proprio molto male”. Ovviamente a Trigoria sperano tutti che il portoghese si sia sbagliato, ad iniziare da Dybala. Oggi si saprà la verità, poi si tratta di mettere il timer e iniziare con il conto alla rovescia. Con una certezza, la Joya farà di tutto per recuperare prima del tempo previsto. Ed esserci al Mondiale.
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