NOTIZIE DAZN – Rivoluzione Dazn, calcio in streaming per la prima volta, tutto da rifare o quasi. Magari saranno stati in parecchi quelli che ieri sera hanno goduto della visione di Lazio- Napoli in esclusiva sulla nuova piattaforma, prima storica gara di A trasmessa solo via internet: e se ne sono rimasti zitti e tranquilli. Ma per moltissimi tifosi-utenti-clienti non è stato così.
Proteste a valanga con l’amplificatore (ovviamente) dei social, difficoltà di visione, l’impressione finale di un paese non ancora pronto, anzi, a considerare la trasmissione via internet di un evento visto da centinaia di migliaia di persone come cosa naturale. Immagini in ritardo – e questo si sapeva ed è il male minore – ma per moltissimi, e indipendentemente dal fatto che la linea internet di casa fosse potente o debole, fibra o vecchia connessione, la partita per molti tifosi è stata una sofferenza spezzettata da interruzioni, stop, “lag” o come si chiamano, blocchi video con l’audio che andava o viceversa: per non parlare, anche qui nei casi più complicati, delle immagini che ai più sono apparse comunque di scarsa qualità rispetto a quanto si era abituati: e quindi proteste su proteste, avventandosi su Facebook e Twitter (mai che vada in difficoltà l’alluvione social sulle linee) per lamentarsi con la solita polifonia di toni: attacco ironico, lamentela civile, invettiva rabbiosa.
Stasera un’altra verifica, forse più potente ancora con Sassuolo- Inter, altra esclusiva Dazn: c’è in ballo una delle squadre con più tifosi, è domenica sera e molti saranno stavolta a casa rientrati dalle vacanze e vorranno godersi la partita. Conviene pregare, o prendere, da parte dei responsabili del nuovo servizio streaming, tutti i provvedimenti possibili. Ma quella di ieri è stata una giornata in cui nel pomeriggio ha avuto problemi anche lo streaming avversario, quello di SkyGo con Chievo-Juve: insomma per il nuovo calcio in tv una partenza assai difficoltosa, come era nelle previsioni dei pessimisti, o forse realisti.
Dalle prime impressioni, per arrivare a una visione soddisfacente i requisiti base sono un device (smart-tv, tablet, computer) di generazione recentissima – tutti questi prodotti invecchiano alla velocità della luce – e la connessione dev’essere ovviamente di prim’ordine. E magari può non bastare. Purtroppo lo standard del paese sembra lontano. Smentite, già da stasera, sarebbero assai gradite: altrimenti bisognerà rivedere parecchio i piani dell’annunciato sbarco nel futuro del calcio in tv.
(La Repubblica – A. Dipollina)
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