AS ROMA NEWS OLYMPIACOS DE ROSSI – De Rossi adesso non può che essere contento degli arrivi di Dovbyk, Soulé, Le Fée e Dahl: investimenti da cento milioni di euro e che alzeranno il livello qualitativo della rosa. Ma non è finita, perché il tecnico si aspetta altro dal mercato, e non sarà soltanto quel terzino destro chiamato a ricoprire il ruolo da titolare e sostituire Karsdorp, scrive il Corriere dello Sport.
«Cercheremo di inserire il più possibile giocatori esterni alti che occupino l’ampiezza e che giochino anche con i piedi sulla linea del fallo laterale». Al di là della questione tattica della domanda, le incursioni centrali di Angeliño, il tecnico ha dato un’altra indicazione importante su ciò che la società sta cercando su sua indicazione. Un esterno alto, forse anche due visto che DDR ha parlato al plurale di investimenti per le ali offensive. E allora significa infoltire ulteriormente l’attacco sulle fasce, anche in virtù del fatto che il tecnico vuole giocare 4-2-3-1 e che Dybala sarà senz’altro un elemento che potrà essere schierato sia esterno sia sulla trequarti centrale.
In più De Rossi è stato chiaro, in questa stagione vuole una costante rotazione dei giocatori per far sì che tutti si sentano titolari e tutti all’altezza di poter essere importanti. Quindi per questo turnover serviranno elementi di livello. «Il numero di calciatori che arriveranno a mercato finito saranno maggiori di quelli delle squadre più attrezzate: chi deve migliorare, cambia di più. Sono colui che ha più pazienza in questa città, perché so che c’è una società che vuole fare le cose fatte bene e arriveranno altri giocatori così. Non è importante chi giocherà, ma che a fine anno non ci siano differenze tra i giocatori in campo e quelli in panchina».
De Rossi ha sottolineato anche che non sempre i tifosi vedranno giocare insieme quel terzetto che ha acceso l’entusiasmo a Rieti. Dovbyk, Dybala e Soulé: anche loro non saranno costretti al tour de force e al sacrificio di giocare sempre se avranno alle spalle sostituti all’altezza. «Non è detto che giocheranno sempre insieme, ho una società alle spalle che fa questi investimenti».
Altro indizio di mercato che certamente fa ben sperare i tifosi dopo l’arrivo del gigante ucraino: «Stiamo facendo bene sul mercato e con un duro lavoro. Sono state settimane toste tra campo e telefono, alcuni acquisti si sbloccano più facilmente di altri. Per Dovbyk ci è voluto l’intervento divino, qui però parliamo del presidente (ride, ndr) che si è messo in prima persona a risolvere tutto quanto. Lo ringrazio».
La Roma da ieri sera in Inghilterra continua a lavorare per prepararsi al meglio all’esordio con il Cagliari. Il 4-2-3-1 è una base di partenza: «Dobbiamo lavorare di più e più forte. Dobbiamo far sì che i nostri automatismi si possano alternare con le soluzioni che abbiamo per il modulo che dipenderà dall’avversario, dalla partita, da come dobbiamo difendere».
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