AS ROMA NEWS VERONA DE ROSSI – «Come immaginavo la mia prima da allenatore della Roma? Senza la sofferenza nel finale». È emozionato ma sempre estremamente lucido, Daniele De Rossi, al termine del suo esordio vincente sulla panchina romanista al posto di Mourinho, scrive il Corriere della Sera.
Ha ricevuto tanto amore da parte degli oltre 60 mila dell’Olimpico, ed alla fine ha portato la squadra sotto la Sud: sono arrivati applausi per lui e fischi per i calciatori. «È uno dei momenti che verranno messi nell’album di ricordi della mia carriera. Ho il cuore che mi scoppia d’amore per i tifosi, l’amore con loro non si è mai interrotto e lo vivo tutti i giorni in città. Non potrei essere più contento però ora basta, non andrò dopo ogni partita a fare il giro di campo, sono uno dei tanti, uno del gruppo».
Sono arrivati tre punti, anche se alla fine la squadra ha sofferto il ritorno del Verona. «È buono il risultato, mi è piaciuto molto il primo tempo. Nel secondo le cose si sono complicate perché eravamo più lenti: loro sono una squadra con grande gamba ed è stato più facile accorciare e rubarci il pallone. È importante avere il dominio e la gestione della palla: se lo facciamo ad un tocco per superare le pressioni dell’avversario ha un senso, altrimenti ci addormentiamo noi. Se lo faremo con l’obiettivo di attaccare la profondità ci divertiremo con i giocatori che abbiamo».
Uno dei temi della gestione di Mourinho era la dipendenza della squadra da Dybala. Anche contro il Verona dopo l’uscita dell’argentino, per un fastidio al flessore, la squadra è calata. «Già prima della partita Paulo sentiva qualcosa ma non era grave. Non è successo niente ma si sente indolenzito e non libero mentalmente di spingere. È stato fermo dieci giorni e poi noi abbiamo aumentato i carichi. Spinazzola forse qualcosina si è fatto ma nulla di gravissimo. Se esce Dybala c’è meno qualità, ma anche senza di lui in campo la squadra deve essere in grado di vincere col Verona e fare meglio di quanto abbiamo fatto nell’ultima mezzora».
Tra i protagonisti Lorenzo Pellegrini. «È uno dei migliori che abbiamo e rimane uno dei migliori talenti d’Italia. Deve toccare tanti palloni e deve riempire l’area perché sa fare diversi gol. È il capitano e quando le cose non vanno bene è giusto che noi romani veniamo messi di fronte alle nostre responsabilità. Lui se ne fa carico senza problemi, ho ritrovato un ragazzo maturo, si è comportato da leader in questa settimana. È calato anche lui nel secondo tempo ma nel primo mi è piaciuto tantissimo. Come si trasformano i fischi in applausi? Giocando meglio nel secondo tempo. Però abbiamo ottenuto i tre punti e dobbiamo festeggiare le vittorie per ricreare entusiasmo».
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