Daniele De Rossi, Paulo Dybala

AS ROMA NEWS DE ROSSI – In tanti gli hanno detto: chi te lo ha fatto fare? Sicuramente sono quelli che non hanno capito bene il rapporto che Daniele De Rossi ha sempre avuto con la Roma, scrive il Corriere della Sera.

Lo ha ricordato lui, stringato come sempre, al social ufficiali del club: «Con i Friedkin ho parlato forse dieci minuti. Sapevo che stava per succedere qualcosa e mi sono reso disponibile per incontrarli. La prima sensazione da allenatore della Roma? Stupore: faticavo a riconoscere le strade per arrivare a Trigoria. Emozione: vedevo luoghi e facce con cui ho condiviso una bellissima parte della vita. Consapevolezza: c’è un lavoro da fare e non possiamo guardarci intorno».

Non c’è tempo per l’amarcord. La Roma è al nono posto in campionato, a -22 dall’Inter capolista e a -5 dalla Fiorentina al quarto posto, l’ultimo buono per la prossima Champions League. L’eliminazione in Coppa Italia, nel derby contro la Lazio, ha completato l’opera. Il morale è sotto i tacchi, la condizione atletica da verificare, il gioco non è mai stato spumeggiante.

Sono due le mosse che, nell’immediato, De Rossi proverà come terapia d’urto. La prima è recuperare alla causa emarginati e musi lunghi. Anche lui, come Mourinho, è un tipo schietto. Il problema è che lo Special One troppe volte è sembrato scaricare le responsabilità sugli altri. Non è un mistero che Pellegrini, Zalewski, Spinazzola, Karsdorp abbiano bisogno di sentire più fiducia in loro.

De Rossi non è mai stato un integralista. Ha giocato per Capello e Lippi ma anche per Luis Enrique e Zeman. Non ha mai fatto questione di modulo ma di qualità del calcio da proporre. Contro il Verona potrebbe giocare con la difesa a 4 perché mancano Smalling, Ndicka, Mancini e Cristante, con Kumbulla appena rientrato dall’infortunio. Però, strada facendo, potrebbe cambiare i moduli di gioco. Purtroppo non ha sua disposizione un paio di De Rossi, calciatori che erano già allenatori in fieri. Dybala e Pellegrini insieme, magari dietro a Lukaku, è un’idea forte.

Con tutti – dai calciatori ai massaggiatori, dai cuochi ai dirigenti – bisogna lavorare anche sull’umore. Alla Roma non sorride più nessuno. Con Mou sono arrivati 29 cartellini rossi a chi era in panchina.

Ieri De Rossi ha fatto allenare in gruppo Manuel Nardozi, classe 2006, ala destra, che ha deciso uno scudetto under 16 con un gol nei supplementari contro il Milan di Ignazio Abate nel 2022 e l’anno successivo si è ripetuto con il secondo titolo consecutivo di categoria. Ha esordito in Primavera il 5 novembre scorso contro la Juventus. De Rossi sa, per esperienza personale, quanto entusiasmo può arrivare dai giovani. Anche se poi non guarderà mai la carta d’identità di chi va in campo.



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