Daniele De Rossi

AS ROMA NEWS VERONA DE ROSSI – Sarà la partita delle prime volte, quella che si giocherà oggi all’Olimpico (ore 18, diretta tv su Dazn, arbitro Sacchi) tra la Roma e il Verona. Sarà la prima volta, naturalmente, di Daniele De Rossi sulla panchina giallorossa, ma sarà anche la prima volta in tre anni in cui il pubblico contesterà apertamente la proprietà americana di Dan e Ryan Friedkin; inoltre sarà la prima volta in questa stagione in cui i calciatori saranno fischiati al momento della lettura delle formazioni, scrive il Corriere della Sera.

Il divorzio traumatico tra la Roma e José Mourinho ha lasciato degli strascichi nel tifo romanista, che sarà combattuto tra l’amore per il portoghese e quello per DDR.

«I tifosi sono importanti – le parole dell’ex centrocampista – e i pienoni hanno portato dei punti. Nessuno è capace come i tifosi della Roma di amare due persone. Vogliono bene a Mourinho ma non sarà difficile amare anche me e rimanere con quella scia di calore e casino. Quando si sceglie come rimpiazzare un allenatore così importante, così amato bisogna prendere in considerazione tanti fattori: non sto dicendo che sono la scelta giusta, però con altri allenatori la reazione sarebbe stata ancora più devastante nei confronti della squadra».

La reazione ci sarà al momento della lettura delle formazioni ma durante i novanta minuti la curva e tutto lo stadio non faranno mancare il loro supporto alla squadra. In Sud ci saranno degli striscioni in favore di Mourinho, di De Rossi e contro i Friedkin, sulla scia di quanto si è visto in questi giorni in città con volantini e cartelli affissi sulla strada per Trigoria. Ci sarà comunque uno stadio pieno, con i cancelli aperti alle 15.30, due ore e mezzo prima del fischio d’inizio.

De Rossi ieri ha ristabilito una vecchia abitudine, che era andata persa con Mourinho: la Roma infatti ha pubblicato la lista dei convocati. Oltre ai nazionali, agli squalificati Mancini e Cristante e a Smalling, non ci saranno Sanches e Kumbulla. Presenti molti giovani: Pagano, Pisilli (elogiato dal neo tecnico), Joao Costa, Golic e la novità assoluta Oliveras, esterno spagnolo della Primavera.

Dubbio sul modulo: ieri De Rossi ha parlato del suo amore, alimentato dalle esperienze con Spalletti e Luis Enrique, per la difesa a quattro, ammettendo però che la Roma è stata costruita per giocare a tre. Possibile che prevalga la prima ipotesi – quindi con Llorente e Huijsen centrali, Karsdorp o Kristensen a destra e Spinazzola a sinistra – con la possibilità di cambiare a partita in corso. Davanti ci saranno Dybala, Lukaku ed El Shaarawy.



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